Avete mai immaginato un aeroporto con vista cascate? Qualcuno sicuramente vi ha preceduto e ora sta pensando di ingrandirlo ulteriormente, si tratta di un gruppo di costruzioni cinese che venerdì 12 Aprile ha ufficialmente iniziato la costruzione del più grande aeroporto turistico dello Zimbawe, vicino alle cascate Vittoria, i cui lavori saranno ultimati entro due anni (si è fissata come data limite Marzo 2014). Il progetto è finanziato dall’Export-Import Bank of China, che ha investito per la causa 202 milioni di dollari; può sembrare una cifra elevata ma comprende un allungamento della pista attuale, la costruzione di una seconda pista di 4.000 metri di lunghezza, oltre 100mila metri di piazzole, un nuovo terminal di 20.000 metri quadrati e 5 parcheggi (a rivelarlo è stato il project manager Zhu Haifeng del Jiangsu International Economic and Technical cooperation Group).
Ovviamente, come ciliegina sulla torta, non mancherà un mega-centro dello shopping e del divertimento con negozi, ristoranti, alberghi e uno zoo, in grado di contenere elefanti, bufali, giraffe e ippopotami.
David Chawota, direttore generale dell’Aviazione Civile dello Zimbabwe, ha assicurato che dopo questo grandioso rinnovamento, la pista dell’aeroporto sarà in grado accogliere aeromobili come il BOEING B747-400s e l’Airbus A340. La capacità di gestione dei passeggeri aumenterà da 500.000 all’anno a 1,5 milioni e grandi compagnie, come Lufthansa e Emirates, hanno già espresso la volontà di effettuare voli internazionali a lungo raggio per le cascate Vittoria, senza scalo a Harare. Ha anche assicurato che, per tutta la durata dei lavori di rinnovamento, i servizi aeroportuali forniti dall’aeroporto già esistente non verranno in alcun modo compromessi.
Questo nuovo aeroporto rimedierebbe così alla scarsa affluenza di turisti dovuta all’inadeguatezza dei trasporti: per raggiungere le cascate Vittoria erano necessarie 10 ore di macchina, partendo dalla capitale dello Zimbabwe, Harere, o erano messi a disposizione un numero assai limitato di jet regionali. Inoltre questo immenso rinnovamento a dato lavoro a 400 autoctoni, riducendo così di poco la disoccupazione che caratterizza numerose regioni africane.
Chissà se grazie a questo progetto lo Zimbabwe riuscirà a realizzare il suo sogno di rinascita economica, che per ora si basa esclusivamente sull’estrazione mineraria e l’agricoltura. Certo è che il summit United Nations World Tourism Organization (UNWTO) in programma per questo Agosto, proprio alle cascate Vittoria, sarà un’ottima occasione per incrementare il turismo africano.
Impatto ambientale
Stiamo parlando di costruire il più grande aeroporto internazionale dell’Africa meridionale proprio di fronte alle cascate Vittoria (patrimonio Unesco, altezza media 128 metri), nel bel mezzo della foresta pluviale tra due parchi nazionali di Zimbabwe e Zambia, non è che così facendo si va a distruggere uno degli ecosistemi più fragili e preziosi del pianeta?
Ecologisti di tutto il mondo si sono allarmati di fronte a questo pericolo accusando Pechino di distruggere uno tra i più belli luoghi al mondo per un mero profitto economico. Popolazioni locali, quali ndebele e makololo, denunciano questo progetto che è causa dell’abbattimento di foreste secolari e del rischio di estinzione degli ultimi 6 rinoceronti bianchi rimasti nel parco nazionale, senza contare l’impoverimento idrico delle cascate che seguirà alla costruzione di nuove centrali elettriche necessarie per il mantenimento delle infrastrutture destinate al milione di turisti annuali stimati (attualmente la portata d’acqua delle cascate è superiore a 9mila metri cubi al secondo). Ovviamente la Cina ha smentito tutto, assicurando che il nuovo aeroporto non danneggerà l’ecosistema ma al contrario ‘valorizzerà’ questo luogo magico.
Tra le numerose controversie suscitate da questo grande progetto spiccano quelle che guardano all’ingrandimento dell’aeroporto, non come un ponte di arrivo di nuovi turisti, ma come un rafforzamento della presenza cinese sul suolo africano. Aumenta infatti la paura di sottostare nuovamente a una potenza straniera; paesi come il Congo denunciano l’’invasione gialla’ che ha causato la deforestazione e l’inquinamento di molte regioni africane. Il governo cinese non ha infatti esitato nel stipulare patti con dittatori locali al fine di accaparrarsi gran parte delle risorse minerarie africane, oltre alla costruzione di numerose fabbriche che sfruttano materie prime locali e poi esportano prodotti finiti in Cina. Certo il governo cinese non sta pagando poco questa ‘collaborazione’, infatti solo negli ultimi 10 anni ha elargito 75 miliardi di dollari per aiutare e sviluppare progetti in Africa. Tra questi anche numerose iniziative volte al miglioramento delle condizioni sanitarie e all’aumento del livello di educazione (numerosi ospedali e scuole sono state costruite a tal fine). Molti dei dissidenti locali, hanno cambiato idea dopo che il governo cinese a garantito loro un lavoro e la possibilità di riscattarsi a livello sociale e lavorativo.
Proprio a causa di tutte queste contraddizioni, i riflettori restano puntati sulla questione Africa-Cina, molti investimenti sono stati fatti ma resta il dubbio se tutto questo denaro e l’apertura di un mercato così grande possa portare reali benefici alle popolazioni africane o non diventi piuttosto una mera forma di neo-colonialismo.
Fonti:
http://www.newsday.co.zw/2013/04/08/mujuru-to-officiate-at-vic-falls-airport-rehab-ceremony/
http://victoriafalls24.com/blog/2013/04/12/victoria-falls-airport-overhaul-update/