Recentemente è stato testato un drone per localizzare e gestire crisi su larga scala. Il team ha riferito che le prestazioni complessive e il sistema avanzato di imaging del veicolo, che può volare senza fermarsi per oltre 20 ore, hanno fornito delle immagini ad alta risoluzione in grado di identificare e localizzare con precisione minacce e rischi. Inoltre, il test ha verificato la messa in funzione del drone in brevissimo tempo.
Questo test fa parte del progetto UE AIRBEAM, lanciato all’inizio del 2012, della durata di quattro anni, finalizzato a sviluppare un sistema di gestione delle crisi su larga scala. Finora sono state testate diverse piattaforme su sistemi aerei senza pilota, palloni aerostatici e satelliti, con la raccolta di informazioni elaborate in tempo reale da un’unità di coordinamento.
Quest’ultimo volo di prova del drone è stato effettuato nello spazio aereo civile dalla base aerea Beja in Portogallo, rispettando i protocolli di sicurezza della guardia nazionale e dell’aeronautica portoghese. Il volo si è dimostrato inaspettatamente efficace e utile, perché ha individuato un incendio a distanza di oltre 20 chilometri. Questa informazione, trasmessa in tempo reale è servita a coordinare le squadre di intervento.
Il sistema di gestione del drone rispetta gli standard di interoperabilità della NATO ed è in grado di supportare un’ampia gamma di missioni, militari e per la sicurezza nazionale. Il suo design modulare gli consente di trasportare nella fusoliera o nei serbatoi un carico utile, costituito da vari sensori, anche di 250 kg. Il test ha valutato anche altri sistemi per ottenere una rosa di piattaforme finalizzate alla sicurezza.
I risultati del progetto, che si conclude alla fine di quest’anno, porteranno benefici prima di tutto al personale addetto alla sicurezza nazionale, e in particolare alle squadre deputate alla gestione delle crisi e alle unità coinvolte nella protezione di infrastrutture essenziali, dalle minacce emergenti.
AIRBEAM supporta anche lo sviluppo di nuove tecnologie e sistemi a sostegno di future PMI che si impegneranno sulla sicurezza e l’alta tecnologia.
Un altro degli obbiettivi chiave del progetto è, infatti, quello di aiutare il mercato emergente dei sistemi aerei civili pilotati a distanza, e di persuadere i soggetti normativi che questa tecnologia è pronta per un uso diffuso.
Il progetto AIRBEAM comprende 21 partner e tre soggetti terzi provenienti da 11 paesi: piccole e grandi aziende, organizzazioni di ricerca, università, portatori di interesse e utenti finali.
Linkografia:
Per approfondire il progetto AIRBEAM questo è il link: