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Al Parco di Monza una mostra sui Dinosauri.

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Al Parco di Monza una mostra sui Dinosauri.

Pubblicato il 13 febbraio 2013 by redazione

Pachyrhinosaurus.

Monza, febbraio 2013 – Si sono dati appuntamento al Parco della Reggia di Monza. Un branco di oltre 40 rettili, mammiferi e anfibi preistorici che a distanza di milioni di anni si mostrano in tutta la loro imponenza.
Ecco i protagonisti della mostra “Dinosauri in Carne e Ossa – Scienza e Arte riportano alla vita i dominatori di un Mondo perduto”, un evento di cultura/intrattenimento interamente Made in Italy, in programma dal 1 marzo al 28 luglio 2013, a cura di Stefania Nosotti e Simone Maganuco.

La mostra è promossa e gestita dall’Associazione Paleontologica A.P.P.I. in collaborazione con il Consorzio Villa Reale e Parco di Monza ed è stata realizzata da Geomodel.
L’evento ha il patrocinio istituzionale del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e di Regione Lombardia, Comune di Monza, Provincia di Monza e Brianza, Camera di Commercio di Monza, e il patrocinio scientifico di prestigiosi Musei e Università del nostro Paese.
Gode inoltre del supporto di un autorevole Comitato scientifico, in cui spicca il nome di John “Jack” Horner, paleontologo  del Museum of the Rockies in Montana, già ispiratore e consulente scientifico del film cult “Jurassic Park”, e Presidente  Onorario di A.P.P.I.
Il nucleo centrale di “Dinosauri in Carne e Ossa” è costituito dai modelli, tutti in grandezza naturale, di dinosauri e altri animali preistorici, ricostruiti nell’aspetto che dovevano avere in vita milioni di anni fa. Per realizzare le riproduzioni, infatti, paleontologi professionisti sono partiti dallo studio dei fossili per poi seguire personalmente le varie fasi di esecuzione delle sculture fino alla rifinitura in dettaglio.
Scienza e Arte si uniscono per dare vita ad uno spettacolo unico capace di affascinare non solo i più piccoli, ma anche i grandi. In maniera divertente, infatti, i ragazzi, così come gli adulti, imparano a conoscere chi ha abitato la Terra prima di noi, ma anche a toccare con mano il lavoro dei paleontologi.
Il percorso si snoda nelle sale di Villa Mirabello per proseguire all’interno del Parco della Reggia di Monza. Il visitatore andrà alla scoperta dei giganteschi dinosauri dominatori dell’Era Mesozoica e di molte altre creature preistoriche, come i possenti mammiferi dell’era glaciale che anche l’Uomo ha avuto modo di conoscere.
Tra i dinosauri in mostra i carnivori più grandi fino ad oggi conosciuti, tirannosauro e spinosauro, e i dinosauri italiani soprannominati “Ciro” (Scipionyx samniticus), un piccolissimo cucciolo di carnivoro, e “Antonio” (Tethysadros insularis), un erbivoro delle dimensioni di un bovino.
Una sezione ospita gli animali estinti in epoca recente e recentissima per causa dell’Uomo, un’altra il paleoacquario, un progetto sperimentale che utilizza le nuove tecnologie del virtuale ed è dedicato alla ricostruzione dei “mostri marini” mesozoici.
Gli altri esemplari verranno svelati in occasione della conferenza stampa di presentazione della mostra in programma a Villa Mirabello il 28 febbraio prossimo alle ore 11.30.

Grande attesa per la sezione dedicata al “making of” che racconta come viene realizzato un dinosauro da esposizione: lo studio scientifico, i materiali utilizzati e le procedure seguite.
Non mancheranno durante tutto il periodo della mostra eventi a tema, e iniziative speciali legate al mondo dei dinosauri.
Infine, grande attenzione è dedicata alla didattica grazie ad un progetto con proposte differenziate per le scuole di ogni ordine e grado a cura dell’Associazione Paleontologica A.P.P.I. in collaborazione con CREDA onlus: visite guidate, percorsi tematici, laboratori, scavo paleontologico, area picnic, trenino, sala proiezioni e conferenze, per un’intera giornata di svago e apprendimento al chiuso e/o all’aperto.

Orari
Parco della Reggia di Monza – Villa Mirabello

Dal 1 marzo al 28 luglio 2013 – Da lunedì a venerdì: 14.00 – 18.00 (ultimo ingresso ore 17.00)
Sabato, domenica e festivi: 10.00 – 18.00 (ultimo ingresso ore 17.00)
Dal 1 maggio – Da lunedì a venerdì: 14.00 – 19.00 (ultimo ingresso ore 18.00)
Sabato, domenica e festivi: 10.00 – 19.00 (ultimo ingresso ore 17.00)
Dal 17 giugno – La mostra sarà aperta tutti i giorni dalle 10.00 alle 19.00 (ultimo ingresso alle 18.00)

Biglietti
• Famiglia (2 adulti e fino a 2 minori di 12 anni): € 21,00
• Intero: € 8,00
• Ridotto (3-12 anni, over 65): € 5,00
• Omaggio: 0-3 anni

Ufficio Stampa mostra
Francesca Cassani – e-mail: francescacassani@gmail.com – Cell. +39 335.8124248

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duomo_milano

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Il lato oscuro di Milano: la città metropolitana, capitale della ‘ndrangheta, si racconta

Pubblicato il 27 gennaio 2012 by redazione

Ieri sera alla camera del lavoro di Milano, si è svolto il dibattito Milano, la mafia e il silenzio degli imprenditori. Sono intervenuti il sindaco Giuliano Pisapia, il presidente di Assolombarda Alberto Meomartini, Ivan Lo Bello di Confindustria Sicilia, Gianni Barbaceto e Davide Milosa, giornalisti entrambi del Fatto Quotidiano e autori del libro Le mani sulla città (Chiarelettere editore) e infine Colaprico che ha moderato la serata.

La sanzione sociale e reputazionale, questo il nuovo deterrente messo in campo per combattere la Mafia, coinvolgendo le parti civili di tutto il paese, distinguendo chi collabora e si fa parte attiva e chi non lo fa e implicitamente si fa complice.
La penetrazione mafiosa a Milano è ormai da anni molto radicata e ha radici in particolare nella ristorazione, nel facchinaggio, nell’edilizia e nella movimentazione a terra.

La mafia di oggi però non ha sembianze appariscenti e scontate, ma veste i panni e i ruoli nevralgici dell’alta finanza e dell’mpresa, impoverendo il territorio, togliendo concorrenza e imbalsamando lo sviluppo del Paese.
Considerando la forte crisi economica in atto e l’incapacità di accedere al prestito finanziario, i rischi di scorciatoie illecite per ottenerli aumentano enormemente.

Fino ad oggi la confisce dei beni alla mafia ha interessato solo i beni immobili, ma mai le aziende. Questo perchè un’azienda in questi casi fallisce e si chiude. Assolombarda e l’Università Bocconi stanno colaborando per trovare un modo che permetta a queste aziende di rimanere in vita. Considerando che la Regione Lombardia è al quinto posto in Italia per beni confiscati alla Mafia, ma ben al terzo posto per imprese confiscate alla stessa, la situazione richiede soluzioni urgenti.

Nella città di Milano le intimidazioni all’amministrazione pubblica anche di recente con l’incendio di Affori, sono state molte e l’amministrazione ha risposto con decisione. Il sindaco Pisapia ha precisato che la Mafia si sconfigge con la legalità, ma anche con un’azione culturale attraverso una sanzione etica e sociale, e soprattutto con il lavoro attivo e comune di tutte le parti sociali: forze dell’ordine, imprese e cittadinanza attiva. Ovvero tutte le forze vive della città, sostenute e a sostegno di una comissione di esperti che sappiano ripercorrere a ritroso i fatti accaduti nel corso degli anni a Milano, siano in grado di interpretarli e svolgerli, e creino quindi quegli anticorpi e protocolli di condotta su come operare nelle zone più a rischio. Occorre saper cogliere e interpretare i segnali che emergono dal territorio. La Commisione Antimafia voluta dalla nostra città nasce proprio per questo. Ogni cantiere dovrà essere monitorato, così come la sicurezza sui posti di lavoro.

Barbaceto ha sottolineato come Milano negli anni con Sindona e Calvi sia stata espressione e testimonianza di un importante insediamento di traffici economici e finanziari delle cosche mafiose. I precedenti sindaci hanno sempre cercato di difendere la reputazione della città nascondendone il lato più oscuro, ma impedendo anche così di intrapprendere azioni concrete e alla luce del sole. Con Pisapia inizia un’era nuova perchè è proprio dal Comune stesso che nasce la Commissione Antimafia. Pisapia ha precisato che è anche molto importante l’attenzione nei pagamenti di quelle aziende che hanno lavorato per l’amministrazione, che non devono subire tempi di attesa insostenibili. A Milano al momento dell’insadiamento di  questa giunta, c’erano aziende che non venivano pagate da oltre due anni. Senza liquidità il rischio di finire in pasto alla mafia è più alto.

Colaprico ha spiegato che occorre imparare a riconoscere la Mafia anche nella politica, dove occupa molte sedie, soprattutto nei partiti di governo, ma anche nell’impresa, in particolare a Catania dove la mafia fa impresa storicamente da almeno un secolo. Per sapere dove cercarla basta comprenderne il metodo, che nel tempo è sempre stato costante: corrompere i pezzi della politica e della pubblica amministrazione, con l’obiettivo di distocere il mercato e impoverirlo.

di Adriana Paolini

http://www.omicronweb.it/about/
sito dell’Associazione Saveria Antiochia OMICRON  (SAO) nata nel 2006 a Milano da un’alleanza fra Libera, Associazioni, nomi e numeri contro le mafie, e OMICRON (Osservatorio Milanese sulla Criminalità Organizzata al Nord) e ha sede in uno spazio messo a disposizione dalla Provincia di Milano dove è possibile fare riunioni e anche incontri pubblici. Le tematiche di cui si occupa sono MAFIA E ANTIMAFIA, DIRITTI UMANI E CIVILI, EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA E ALLA LEGALITA’.

http://www.omicronweb.it/2012/01/10/il-comune-di-milano-risponde-allndrangheta-non-ci-facciamo-intimidire/
Video del Comune di Milano che risponde alle intimidazioni della ‘ndrangheta. Dopo l’ennesimo episodio di intimidazione avvenuto la scorsa notte (una bomba carta contro una sede del PD in zona Barona e prima ancora una serie di attentati a un centro sportivo di Affori nelle settimane precedenti) il Comitato Antimafia del Comune ha voluto rispondere direttamente alla stampa per esporre le sue strategie per arginare il fenomeno, soprattutto nei quartieri delle zone 8 e 9, i più colpiti da questi fatti di cronaca

http://www.ilgiorno.it/monza/cronaca/2011/11/12/618044-cosi_mafie_entrano_mondo_lavoro.shtml

http://qn.quotidiano.net/cronaca/2011/11/19/622888-maxi_processo_ndrangheta_condanne_milano.shtml

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