Mi rivolgo a tutte le persone che portano occhiali o lenti a contatto: avete mai desiderato alzarvi la mattina e, magicamente, vederci perfettamente? Ebbene, oggi questo sogno è realmente realizzabile grazie all’ortocheratologia, una tecnica non chirurgica con cui è possibile correggere un difetto di vista attraverso l’applicazione programmata di lenti a contatto. Attualmente sono state approvate dalla FDA, Food and Drug Administration (Agenzia per gli Alimenti e i Medicinali), solo due marche di questo tipo di lenti: la Visual Shaping Treatment di Braush & Lomb e la Terapia Rifrattiva Corneale di Paragon Vision Sciences. Ovviamente le lenti in questione non sono quelle comunemente in commercio. Sono lenti rigide a gas permeabile (RGP) dotate di una conformazione particolare, detta a geometria inversa, che modifica la curvatura dell’occhio, rendendolo meno miope, astigmatico o ipermetrope. Si apoggiano, con un’angolatura particolare, sul perimetro della cornea appiattendola. Con questo meccanismo la vista migliora. Devono però essere applicate tassativamente di sera, prima di coricarsi; il materiale di cui sono fatte è estremamente permeabile all’ossigeno, anche ad occhi chiusi.

Grazie alla loro scarsa invasività possono essere adoperate anche dai bambini di 13 anni, come ha dimostrato il dottor Jeffrey J. Walline, ricercatore dell’Ohio State University di Columbus (Usa), che ha esaminato la risposta a queste nuove piccole lenti su un campione di 25 bambini. In circa due settimane i soggetti hanno potuto fare a meno degli occhiali per un’intera giornata. Come avete intuito l’effetto di queste lentine è limitato alle 24/48h successive all’utilizzo notturno. Questo trattamento è quindi completamente reversibile: basta interromperlo per qualche mese e la cornea torna alla sua curvatura originaria. Per mantenerlo occorre invece continuare a portare le lenti notturne di mantenimento e sottoporsi a periodici test e controlli medici.

Un’altra limitazione è data dal range di diotrie consentito, massimo 5/6 gradi. Anche se nei soggetti molto giovani l’impiego di queste lenti rallenta notevolmente il progredire della miopia, fino a ridurla di 5 diotrie. Potrebbero, quindi, essere considerate una valida alternativa all’intervento con il laser, senza contare i vantaggi  di operare con una tecnica non invasiva, che lascia intatta la cornea e non presenta inconvenienti postoperatori, quali l’utilizzo di farmaci, il dolore e la secchezza dell’occhio.

Aspetti negativi.

È vero che stiamo parlando di lentine curative, ma rimangono sempre delle lenti a contatto, i cui rischi sono identici a quelle normali. Giusto per citarne alcuni:

• infiammazioni della cornea;

• ipersensibilità e allergie;

• secchezza, dovuta ad un’eventuale sporcizia;

• erosione e danni agli occhi, causati dall’attrito delle lenti a contatto o a causa di un corpo estraneo intrappolato tra la lente e l’occhio.

Senza considerare che il rischio di complicazioni aumenta se le lentine vengono utilizzate continuamente per lunghi periodi.

Ma niente panico! Basta fare attenzione e seguire queste semplici regole:

• effettuare una pulizia quotidiana, farla nel modo corretto, rispettando i passaggi e utilizzando liquidi appropriati;

• riporre le lentine nell’apposito astuccio, subito dopo averle utilizzate;

• non utilizzarle più del dovuto;

• controllare di aver posizionato correttamente le lenti.

Il costo di queste lenti si aggira sugli 800/1500 euro, comprensivo dello specialista e degli esami. Queste dovranno essere sostituite solo nel caso di variazione dei parametri visivi personali.

Al di là quindi della praticità della soluzione resta da capire se questo sistema può essere considerato alternativo all’intervento laser, permetta di avere una buona vista e non affatichi troppo l’occhio.

di Sara Pavesi

Video: Intervista dott. Carlo Lovisolo

http://www.youtube.com/watch?v=RivfbWxLlUk&feature=player_embedded

Fonti:

http://it.wikipedia.org/wiki/Ortocheratologia

http://www.lentiacontattoonline.it/Domande-ricorrenti-sulle-lenti/Ortocheratologia.asp

http://www.ortocheratologia.it/ch_cos.htm