Amanti della eco-bio-tecnosostenibilità unitevi: si è aperta ieri, venerdì 30 marzo, la nona edizione della fiera meneghina Fa’ la cosa giusta!, fiera del consumo critico e degli stili di vita sostenibili organizzata a Fieramilanocity fino al primo aprile da Terre di mezzo Eventi e Insieme nelle Terre di mezzo Onlus.
Come ogni anno la kermesse propone, attraverso 700 espositori dislocati in 29mila metri quadrati di superficie, idee, servizi e prodotti per uno stile di vita equo, solidale e a impatto (quasi) zero sulla terra: come? Attraverso grandi novità, prima tra tutte la sezione speciale di quest’anno recante la denominazione di Turismo solidale: itinerari fuori dal comune, percorsi enogastronomici e sport all’aria aperta (con possibilità di sperimentazione in loco) concorrono a diffondere il valore del turismo slow, un nuovo modo di intendere i viaggi a piedi, in bicicletta, a cavallo o a dorso d’asino accessibile ed efficace per giovani e famiglie ma anche per anziani e persone con difficoltà motorie o psichiche.
In questa sezione è anche accolto il Paese ospite dell’edizione 2012, il Brasile: grazie al sostegno di Sesi, organizzazione no profit brasiliana che promuove servizi sociali rivolti ai lavoratori dell’industria, è possibile conoscere da vicino la realtà della vita carioca e assaggiare i piatti tipici del Paese attraverso il progetto Cozinha Brasil, che ha l’obiettivo di ridurre al massimo lo spreco di alimenti (a questo proposito è allestito il laboratorio Cucina degli scarti che insegna a preparare gustosi piatti brasiliani con un ridotto impatto ambientale).
Altra grande novità targata 2012 è quella della sezione Cosmesi naturale e biologica che dedica attenzione alla sostenibilità ambientale dei prodotti e del loro packaging strizzando l’occhio al desiderio di prendersi cura del proprio corpo: make up biologico, rossetti commestibili, cosmetici a base di latte di asina ne sono un esempio, come è un esempio dell’unione tra bellezza e impegno sociale il progetto Lush Sua bontà, crema per le mani che sostiene la creazione di un oliveto biologico nel carcere minorile di Casal Marmo a Roma.
Ultima novità di quest’anno è la sezione Abitare green che presenta tutte le nuove tendenze per abitare gli spazi in modo sostenibile: eco design per l’arredo, pannelli solari, sistemi di coibentazione per il risparmio energetico e detersivi naturali per gli umani, alimenti biologici, detergenti naturali e lettiera vegetale per gli amici a quattro zampe verranno affiancati al focus speciale su orti e giardini (con tanto di laboratorio di orticoltura urbana in contenitori e un breve corso di compostaggio domestico).
Non mancano, poi, i grandi classici della fiera: Mangia come parli, per un’alimentazione biologica, biodinamica e a filiera corta (se non, addirittura, a km 0); Critical fashion, la vetrina della moda etica che ospita il progetto della Carits Ambrosiana “Ricomincio da capo”, per imparare a dare nuova vita a capi di seconda mano; Mobilità sostenibile, che attraverso la mobilità elettrica, gli ibridi diesel, le biciclette e il car sharing del servizio targato ATM (azienda trasporti Milano) di GuidaMi propone soluzioni per sfuggire al caro benzina e per muoversi a impatto zero; e infine l’immancabile Pianeta dei Piccoli che, a fianco del Commercio equo e solidale e di Pace e partecipazione, rappresenta l’intramontabile target della fiera.
Tanti begli spunti di riflessione, insomma, che istituzioni e associazioni no profit propongono al grande pubblico: ma cosa fa la fiera per sostenere il rispetto dell’ambiente e la cooperazione che, ormai da nove anni, riporta all’attenzione della città? Molto, oseremmo dire: allestisce i padiglioni 2 e 4 del gate 8 con pareti e materiali elettrici riutilizzabili per le successive edizioni, realizza le “piazze” di incontro di ogni sezione con Ecoapllet in Palm, rinuncia alla moquette (materiale altamente inquinante), vieta tutti i materiali usa e getta in plastica, distribuisce shopper in mater-bi e smaltisce i rifiuti secondo le norme di raccolta differenziata. Non solo: poiché la sostenibilità passa anche attraverso i servizi, quest’anno la fiera pone al centro dell’attenzione il tema della legalità, proponendo il percorso di formazione Legalità: una cosa giusta! (a cura di Libera) che porterà alla stesura di una carta etica, documento di impegno etico in settori quali fiscalità, fornitori, politiche di lavoro e qualità dei prodotti che, a partire dall’edizione 2013, dovrà essere sottoscritta da tutte le aziende aderenti.
A noi non rimane che fare la cosa giusta.
la Redazione