Skyward Expeprimental Rocketry è un’associazione studentesca del Politecnico di Milano nata per fare qualcosa che nessuno in Italia ha mai fatto: lanciare oltre il record europeo un missile sperimentale interamente progettato da studenti. Ma partiamo dal principio…
La nascita
Skyward nasce ufficialmente il 4 Aprile 2012 grazie alla passione di venti giovani studenti che condividono un sogno: essere i primi studenti italiani a costruire e lanciare un missile sperimentale. Il gruppo comincia subito a chiedere l’appoggio dei professori del Politecnico, che in questa prima fase aiutano i ragazzi a stabilire una roadmap.
Pochi giorni dopo, il 17 Aprile, Skyward organizza una conferenza nell’aula magna a cui partecipano entusiasticamente più di duecento studenti, lasciando a bocca aperta sia i membri che i professori. Alla fine del mese, l’associazione da il benvenuto a quarantacinque nuovi Skywarders, pronti a vedere i frutti dell’impegno e della passione con cui hanno affrontato i loro studi.
Gli obiettivi
L’obiettivo massimo di Skyward è il sogno dei suoi fondatori: raggiungere e superare il record europeo di altitudine, attualmente fissato a 12.3 km dal missile Stratos I dell’università olandese di Delft.
Ma l’associazione non si limita a questo. In un contesto più ampio, l’obiettivo è quello di permettere ai giovani del Politecnico di impegnarsi su un progetto ingegneristico reale sviluppando l’affiatamento e il teamwork, qualità fondamentali per il loro futuro lavoro. Gli studenti sono divisi in squadre, ognuna con un preciso compito all’interno del progetto e seguita da un professore di riferimento nell’ambito di competenza, per esempio dinamica del volo o propulsione. Gli studenti con meno esperienza vengono inseriti in gruppi dove possono crescere assieme a quelli più esperti, così che in futuro saranno in grado di sostituirli ed essere i capitani della nuova generazione.
L’associazione propone di integrare alcuni corsi della facoltà di Ingegneria Aerospaziale con dei laboratori progettuali i cui tutti gli studenti possono dare il loro contributo, anche se non ufficialmente Skywarders. Si tratta di un vincere – vincere: i professori possono valutare gli studenti su un vero progetto d’ingegneria, gli studenti si avvicinano al campo della missilistica e Skyward può selezionare le idee migliori per portare avanti il suo progetto.
È il programma di sviluppo e lancio di Skyward e si divide in tre fasi principali.
L’obiettivo della prima fase è la costruzione del prototipo Rocksanne I-X, un dimostratore realizzato con tecnologie affidabili e a basso costo in grado di raggiungere i 1600 metri di quota in volo subsonico, ovvero senza superare il muro del suono. Attualmente circa cinquanta studenti lavorano al progetto I-X, che grazie al prezioso supporto del Politecnico vedrà il completamento nel Marzo 2013, a meno di un anno dalla fondazione dell’associazione. I missili I-X verranno utilizzati come tester per i sistemi che voleranno sui nuovi prototipi.
A gennaio 2013 partirà il progetto preliminare del secondo razzo, il Rocksanne II-X, ora in stato di concept. II-X sarà un bistadio capace di sfondare la barriera del suono e superare i dieci chilometri di altitudine su cui verranno testate soluzioni tecnologiche vicine allo stato dell’arte come la fusoliera in fibra di carbonio, due motori da 500 kg di spinta ciascuno e un sistema di controllo attivo del volo.
La fase finale del programma è il Rocksanne EX “EXtreme”, un razzo bistadio interamente in fibra di carbonio dotato di computer di bordo, sistema di controllo dell’assetto e propulsori ancora più potenti, capaci di spingerlo oltre i 30 km di quota. Sarà realizzato entro il 2015 e stabilirà il record di altitudine europeo.
Tutti e tre i missili sono costruiti nei laboratori del Politecnico di Milano e grazie al supporto dei partners esterni. Una peculiarità, più unica che rara nel panorama missilistico sperimentale, è che i propulsori dei razzi Rocksanne sono interamente costruiti e testati da studenti.
Il futuro
Skyward ha dimostrato in sei mesi di vita di poter creare, praticamente dal nulla, un gruppo solido con un sogno comune, si è inserita all’interno del Politecnico semplicemente grazie alla forza dei suoi numeri e porta avanti un lavoro di progettazione attiva di un missile.
Continuando su questa strada, gli Skywarders non potranno che vedere coronato il loro sogno e riusciranno, per una volta, a renderci fieri di essere italiani!
Pietro Mattia Campi
Team Leader Structures and Composite Materials
Skyward Experimental Rocketry