Categoria | Politica-Economia

Rapporto Delors

Pubblicato il 12 settembre 2017 da redazione

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NELL’EDUCAZIONE UN TESORO
Rapporto all’UNESCO della Commissione Internazionale sull’Educazione per il XXI secolo

L’utopia dell’educazione
L’educazione è un mezzo prezioso e indispensabile che può consentire di raggiungere gli ideali di pace, libertà e giustizia sociale.
L’educazione può svolgere un ruolo fondamentale nello sviluppo personale e sociale.
L’educazione deve promuovere una forma più profonda ed armoniosa di sviluppo umano (riducendo povertà, esclusione, ignoranza, oppressione e guerra).
L’educazione è un mezzo straordinario per lo sviluppo personale e per la costruzione di rapporti tra individui, gruppi e nazioni.

L’educazione e le giovani generazioni
L’educazione è anche un’espressione d’amore per i bambini e i giovani, che dobbiamo sapere accogliere nella società offrendo loro, senza alcuna riserva, il posto che appartiene loro di diritto:  un posto nel sistema educativo, ovviamente, ma anche nella famiglia, nella comunità locale, e nella nazione.

Le tensioni del XXI secolo
La tensione tra il globale e il locale
La tensione tra l’universale e l’individuale
La tensione tra tradizione e modernità
La tensione tra considerazioni a lungo termine e a breve termine
La tensione tra il bisogno di competizione e la preoccupazione dell’uguaglianza delle opportunità
La tensione tra l’espressione straordinaria delle conoscenze e la capacità degli esseri umani di assimilarle
La tensione tra spirituale e materiale

L’educazione tra crescita personale e sviluppo professionale     
L’educazione si colloca al centro dello sviluppo sia della persona sia della comunità; il suo compito è quello di consentire a ciascuno di sviluppare pienamente i propri talenti e di realizzare le proprie potenzialità creative, compresa la responsabilità per la propria vita e il conseguimento dei propri fini personali.

Apprendere per tutta la vita
Imparare a vivere insieme
Imparare e conoscere
Imparare a fare
Imparare ad essere

Suggerimenti per il futuro
L’interdipendenza planetaria e la globalizzazione rappresentano dei fattori importanti nella vita contemporanea. Essi richiedono una riflessione d’insieme, proietta ben oltre i campi dell’educazione e della cultura, sui ruoli e sulle strutture delle organizzazioni internazionale.
Il pericolo maggiore è che si apra un abisso tra una minoranza di individui capaci di trovare con successo la loro strada in questo nuovo mondo che si sta creando e la maggioranza cha ha la sensazione di trovarsi in balia degli eventi e di non avere voce in capitolo nel futuro della società, insieme ai rischi di un regresso della democrazia e del diffondersi della rivolta.
Bisogna dirigere il mondo verso una maggiore comprensione reciproca, una maggiore senso di responsabilità e una maggiore solidarietà, attraverso l’accettazione delle nostre differenze spirituali e culturali. L’educazione, fornendo a tutti l’accesso al sapere, ha precisamente questo compito universale: aiutare gli uomini a capire il mondo e a capire gli altri.

Dalla coesione sociale alla partecipazione democratica
La politica educativa deve essere sufficientemente diversificata e deve essere concepita in modo tale da non diventare un ulteriore fattore di esclusione.
La socializzazione degli individui non deve essere in conflitto con lo sviluppo personale. Coniugare i pregi dell’integrazione con il rispetto dei diritti individuali.
L’educazione da sola non basta, ma piò contribuire ad incoraggiare il desiderio di vivere insieme e favorire la coesione sociale.
L’educazione all’esercizio consapevole e attivo dei propri diritti e doveri di cittadino deve cominciare dalla scuola.
Per incrementare la partecipazione democratica è necessario fornire punti di riferimento e aiuti per l’interpretazione, in modo da rinforzare le facoltà di comprensione e di giudizio.
E’ compito dell’educazione fornire a bambini ed adulti le basi culturali che consentano loro, nei limiti del possibile, di comprendere i cambiamenti che si verificano.
I sistemi educativi devono rispondere alle molteplici sfide della società dell’informazione, nella prospettiva di un arricchimento continuo dei saperi e di un esercizio dei diritti e dei doveri del cittadino in maniera adeguata alle esigenze del nostro tempo.

Dalla crescita economica allo sviluppo umano
Coniugare il nuovo modello di sviluppo con un maggiore rispetto per la natura e la ristrutturazione dei tempi della persona.
Una verifica più ampia dello sviluppo che prenda in considerazione tutti gli aspetti coinvolti.
Creazione di nuovi legami tra politica educativa e politica dello sviluppo rafforzando le basi delle conoscenze e delle abilità necessarie: incoraggiamento dell’iniziativa, del lavoro di gruppo, sviluppo delle risorse locali, del lavoro personale e dello spirito imprenditoriale.

Miglioramento dell’educazione di base.
I quattro pilastri dell’educazione
L’educazione nel corso della vita è basata su quattro pilastri:

  • Imparare a conoscere, imparare a fare, imparare a vivere insieme e imparare ad essere.
  • Imparare a conoscere, combinando una conoscenza generale sufficientemente ampia con la possibilità di lavorare in profondità su un piccolo numero di materie.
  • Questo significa anche imparare ad imparare, in modo tale da trarre beneficio dalle opportunità offerte dall’educazione nel corso della vita.
  • Imparare a fare, allo scopo d’acquistare non soltanto un’abilità professionale, ma anche, più ampiamente, la competenza di affrontare molte situazioni e di lavorare in gruppo. Ciò significa anche imparare a fare nel contesto delle varie esperienze sociali e di lavoro offerte ai giovani, che possono essere informali, come risultato del contesto locale o nazionale, o formali, che implicano corsi dove si alternano studio e lavoro.

 e ancora

  • Imparare a vivere insieme, sviluppando una comprensione degli altri ed un apprezzamento dell’interdipendenza (realizzando progetti comuni e imparando a gestire i conflitti) in uno spirito di rispetto per i valori del pluralismo, della reciproca comprensione e della pace.
  • Imparare ad essere, in modo tale da sviluppare meglio la propria personalità e da essere in grado di agire con una crescente capacità di autonomia, di giudizio e di responsabilità personale. A tale riguardo, l’educazione non deve trascurare alcun aspetto del potenziale di una persona: memoria, ragionamento, senso estetico, capacità fisiche e abilità di comunicazione.

I sistemi educativi formali tendono a sottolineare l’acquisizione delle conoscenze a detrimento di altri tipi d’apprendimento; ma ora è di fondamentale importanza concepire l’educazione in una maniera più globale. Una tale visione deve informare e guidare le future riforme e politiche scolastiche, in rapporto sia ai contenuti che hai metodi.

L’educazione per tutta la vita
Il concetto di educazione per tutta la vita è la chiave d’accesso al XXI secolo. Esso supera la distinzione tradizionale tra educazione iniziale ed educazione permanente. Esso si collega con un altro concetto spesso presentato, quello della società educativa.
L’educazione permanente deve aprire possibilità di apprendimento a tutti.
L’educazione per tutta la vita deve valorizzare tutte le opportunità che la società può offrire.

di Jacques Delors

 

Linkografia

Rapporto Delors

Raccomandazione Europea Istruzione Permanente

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