Alcune tribù erano sfruttate dai bianchi altre sfruttavano i bianchi. Nel montana, il capo degli Absarokee (Crow), conosciuto come Aleek-chea-ahoosh, o Plenty-Coups (1848/1932), era un machievellico maestro di guerra.
“Tutte le tribù erano contro di noi”, diceva Plenty-Coups (Capo dei Crows). Alleò la sua tribù con l’esercito degli Stati Uniti per sconfiggere i Lakota (Sioux), Frecce-Listate-Piumate (Cheyenne) e i Petti Tatuati (Arapaho). La sua azione diplomatica gli guadagnò il rispetto della tribù, ma il disprezzo delle tribù vicine.
«Non so se ci sono state altre tribù che abbiano combattuto con gli uomini bianchi e mai contro di loro, come abbiamo fatto noi. Ascoltando, come ascolta il chickadee, abbiamo constato che quelli che hanno combattutto contro gli uomini bianchi, alla fine, hanno sempre fallito e perso le loro terre. Guardate le Frecce-Listate-Piumate. La maggior parte di loro vive là dove essi odiano la terra che ora ospita le loro case. Non possono guardare le montagne come faccio io e bere buona acqua, come io faccio ogni giorno.
Invece di fare un patto con gli uomini bianchi, e per mezzo di questo tenersi il paese che essi amavano, hanno combattuto. Ah! come hanno combattutto quei guerrieri! E hanno perso tutto, accettando qualunque cosa l’uomo bianco gli dava. E quando i cuori di coloro che donano sono pieni di odio i loro doni sono piccoli.
I Cheyenne e i Sioux che tiravano avanti un po’ meglio, sono sempre stati nostri nemici, ma ora mi dispiace per loro. Ho combattuto duramente in guerra contro di loro, più di una volta con l’uomo bianco, e spesso con la mia tribù; prima che venisse l’uomo bianco. Ma quando ho combattuto, alleato con l’uomo bianco, contro di loro, non era perché io fossi legato a quest’ultimo o perché odiassi i Sioux e i Cheyenne, ma perché avevo capito che questo era l’unico modo per conservare le nostre terre. Guardate il nostro paese! La mia gente l’ha scelto dal cuore del paese più bello del mondo, perché noi eravamo saggi. Era stato il mio sogno ad insegnarci la via.
Ero già un capo quando avevo 28 anni e ricordo bene che quando gli uomini trovarono l’oro sulle Black Hills, i Sioux e i Cheyenne dichiararono loro guerra. I Crow furono più saggi. Sapevano che gli uomini bianchi erano più forti, senza numero nel loro paese, e che non c’era nessun vantaggio a combatterli; così quando altre tribù desiderarono che noi li combattessimo, noi rifiutammo. I nostri condottieri constatarono che aiutare gli uomini bianchi a combattere i loro e i nostrei nemici, ce li avrebbe resi amici.
Avevamo comunque sempre combattutto le tre tribù, Sioux, Cheyenne e Arapaho e potevamo farlo ancora. La completa distruzione dei nostri vecchi nemici ci avrebbe fatto piacere. Prendemmo la nostra decisione, non perché amassimo l’uomo bianco che continuava ad infiltrarsi fra le nostre tribù e nel nostro territorio, o perché odiassimo i Sioux, i Cheyenne e gli Arapaho, ma perché vedevamo chiaramente che questo modo di agire era il solo che potesse conservarci il nostro meraviglioso paese. Quando ci ripenso, il cuore esulta perché agimmo in quel modo. Era l’unica via aperta.
A quel tempo avevo quarant’anni, vedevo che il nostro paese cambiava velocemente, e che questi cambiamenti ci obbligavano a vivere in modo diverso. Tutti potevamo constatare che presto non ci sarebbero stati più bisonti nelle nostre pianure e tutti si chiedevano come avremmo potuto vivere dopo che i bisonti se ne fossero andati… Decidemmo di essere loro amici malgrado tutti i cambiamenti che ci facevano subire. Ma ci fu difficile, perché gli uomini bianchi troppo spesso avevano promesso di fare una cosa e poi, quando agivano, ne facevano un’altra.
Parlarono ad alta voce, quando dissero che le loro leggi erano fatte per tutti; ma presto imparammo che sebbene si aspettassero che noi le mantenessimo, non pensavano affatto di non poterle infrangere. Ci dissero di bere whiskey, furono proprio loro a darcelo e lo vendettero a noi contro pelli e abiti finché entrambi furono esauriti. I loro saggi ci dissero che avremmo potuto adottare la loro religione, ma quando tentammo di capirla trovammo che c’erano troppi generi di religione tra gli uomini bianchi perché potessimo crederci, e che a mala pena due bianchi erano d’accordo su quale fosse quella giusta da adottare. Ciò ci preoccupò per molto tempo, finché capimmo che l’uomo bianco non prendeva la sua religione più seriamente di quanto facesse con le sue leggi e che le teneva in un canto, come aiutanti, per usarle quando gli fossero tornate utili nei suoi affari con gli stranieri. Questi non erano i nostri sistemi. Noi mantenemmo le leggi che avevamo fatte e continuammo a vivere secondo la nostra religione. Non siamo mai stati capaci di capire l’uomo bianco, il quale non inganna che se stesso.
Per tutta la mia vita ho cercato di imparare come imparano i chickadee, ascoltando – approfittando di quegli errori altrui, che potessero aiutare la mia gente. Sento dire dagli uomini bianchi che non ci saranno più guerre Ma ciò non può essere vero. Ci saranno altre guerre. Gli uomini non sono cambiati, e ogni volta che litigano, combatteranno, come hanno sempre fatto. Noi amiamo il nostro paese perché è meraviglioso, perché qui siamo nati. Gli estranei lo desidereranno e un giorno cercheranno di possederlo, sicuramente, come domani ci sarà il sole. Allora ci sarà la guerra, a meno che noi siamo cresciuti per essere dei codardi, senza amore nel cuore per la nostra terra natale. E ogni volta che ci sarà la guerra tra questo paese e un altro, la vostra gente vedrà la mia gente puntare i fucili con i vostri. Il mio cuore canta con orgoglio quando penso ai combattimenti che gli uomini rossi di tutte le tribù, hanno fatto contro il mio popolo in quest’ultima grande guerra; e se mai le mani del mio popolo terranno sospesa la fune che mantiene alta nell’aria la bandiera di questo paese, essa non cadrà mai in terra fino a quando vivrà un guerriero Absarokee.
Ricorda ciò che ti ho detto, tu che usi parlare con i simboli, e aiuta la mia gente a tenere le sue terre. Aiutali a conservare per sempre le montagne Pryor e Big Horn. Essi le amano come me e meritano di averle per l’aiuto che hanno dato all’uomo bianco, che ora possiede tutto.
Io sono vecchio. Non sono aggraziato. Le mie ossa sono pesanti, e i miei piedi ingrossati. Ma conosco la giustizia e per tutta la vita ho cercato di essere retto, anche verso coloro che ci hanno distolto dal nostro antico sistema di vita, che era così buono.
Il mio pensiero è interamente rivolto alla mia gente. Voglio che essi siano savi, che tornino ad essere i Pellirossa che furono. Voglio che imparino tutto quello che possono dall’uomo bianco, perché egli è qui per restarci, ed essi devono vivere con lui per sempre.»
di Aleek-chea-ahoosh