La successione di numeri di Leonardo Pisano, detto il Fibonacci, perché figlio di Bonaccio (1175-1250), è una serie di numeri, scoperta per la prima volta nel 1202, che risolve un problema pratico: quante coppie di conigli si ottengono in un anno da una sola coppia, supponendo che produca ogni mese (tranne il primo) una nuova coppia che a sua volta diventa fertile a partire dal secondo mese?
La risposta è 144 coppie di conigli. In questa serie ogni numero è il risultato della somma dei due precedenti: 0, 1, 1, 2, 3, 5, 8, 13… fino all’infinito.
Questa succesione di numeri, inizialmente di nessuna importanza, nel XIX secolo viene applicata, nel calcolo delle probabilità, nella sezione aurea e nel triangolo aureo, gli stessi numeri disposti in quella particolare successione esprimono lo schema numerico della disposizione delle foglie. Scegliendo infatti una foglia sullo stelo di un’albero, e assegnandole il numero “0”, contando il numero di foglie, si arriva a un perfetto allineamento con la foglia “0” attraverso una successione numerica di Fibonacci. Anche i petali di moltissimi fiori sono uno schema numerico di Fibonacci.
Fu sempre Fibonacci a introdurre i numeri arabi in Italia.
Fibonacci scrive un corposo trattato di aritmetica in cui vengono studiate le proprietà delle quattro operazioni e alcune caratteristiche di numeri “particolari”, i numeri perfetti o i numeri primi. Nel dodicesimo capitolo, Fibonacci introduce il Liber Abaci (1202), un sistema numerico decimale, chiamato “modus indorum” e utilizzato originariamente dai matematici indiani, e un metodo per ricavare una successione numerica, la successione di Fibonacci, in grado di rappresentare molte strutture della natura come schemi numerici o successioni di numeri.
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https://it.wikipedia.org/wiki/%CE%A0_-_Il_teorema_del_delirio