La Commissione europea ha approvato il finanziamento di 248 nuovi progetti a titolo del programma LIFE+, il fondo per l’ambiente dell’Unione europea. I progetti consistono in interventi sul fronte della conservazione della natura, dei cambiamenti climatici, delle politiche ambientali, nonché dell’informazione e della comunicazione in materia di tematiche ambientali in tutti gli Stati membri. Complessivamente rappresentano un investimento di circa 556,4 milioni di EUR e la somma di cui si farà carico l’Unione europea ammonta a 281,4 milioni.
Janez Potočnik, Commissario per l’Ambiente, ha dichiarato:”Il programma LIFE+ continua ad essere una fonte vitale di finanziamento di progetti innovativi. Questi nuovi progetti incideranno in misura tutt’altro che trascurabile sul capitale naturale dell’Europa contribuendo a proteggerlo, conservarlo e rafforzarlo, e concorreranno a fare dell’UE un’economia più efficiente dal punto di vista delle risorse, più verde, competitiva e a basse emissioni di carbonio.”
Connie Hedegaard, Commissaria per l’Azione per il clima, ha commentato: “Mi rallegra vedere anche quest’anno che una parte sempre più cospicua di progetti LIFE è dedicata a interventi nel campo climatico. Ma non intendiamo fermarci qui: il nuovo programma LIFE (2014-2020) riserverà all’azione per il clima stanziamenti di oltre 850 milioni di euro, cifra che costituisce pressoché il triplo della somma spesa attualmente.”
La Commissione ha ricevuto 1 159 domande di finanziamento in risposta all’ultimo invito a presentare proposte, scaduto nel settembre 2012.
In Italia saranno 52 i progetti finanziati: 38 nella categoria Politica e governance ambientali, 12 in Natura e biodiversità e 2 nella categoria Informazione e comunicazione, per un totale di 106,2 milioni di EUR (elenco dettagliato in allegato).
I progetti LIFE + Natura e biodiversità migliorano lo stato di conservazione delle specie e degli habitat in pericolo. La Commissione, tra le 258 proposte pervenute, ha scelto di finanziarne 92, presentate da partenariati di organismi preposti alla conservazione, enti governativi e altri soggetti situati in 24 Stati membri. L’investimento complessivo rappresentato da questi progetti è dell’ordine di 247,4 milioni di EUR cui l’UE contribuirà con circa 139,3 milioni. La maggior parte di essi (82) rientra nella categoria “Natura” e concorre ad attuare le direttive Uccelli e/o Habitat e la rete Natura 2000. Gli altri 10 sono progetti pilota che vertono su aspetti più ampi legati alla biodiversità (categoria di progetti LIFE+ “Biodiversità”).
I progetti LIFE+ Politica e governance ambientali sono progetti pilota che contribuiscono a migliorare le politiche apportando idee, tecnologie, metodi e strumenti innovativi. A beneficiare del finanziamento della Commissione saranno 146 progetti che, selezionati tra i 743 inizialmente proposti, sono stati presentati da svariate organizzazioni pubbliche e private di 18 Stati membri e rappresentano un investimento totale di 298,5 milioni di EUR. L’apporto dell’UE ammonterà a 136,8 milioni.
Nell’ambito di questa categoria, i finanziamenti che la Commissione destinerà ai cambiamenti climatici sono oltre 34,6 milioni di EUR, assegnati a 29 progetti che, con un bilancio complessivo di 81,1 milioni di EUR, affrontano direttamente questo problema. Molti altri progetti, sebbene imperniati su tematiche diverse, avranno comunque un impatto indiretto sulle emissioni di gas serra.
Tra gli altri settori importanti coperti dai finanziamenti figurano l’acqua, i rifiuti, le risorse naturali, le sostanze chimiche, l’ambiente urbano, il suolo e la qualità dell’aria.
I progetti LIFE+ Informazione e comunicazione puntano a dare maggiore visibilità alle tematiche ambientali e a divulgare informazioni in materia. Delle 158 proposte ricevute, la Commissione ne ha scelte 10, presentate da varie organizzazioni pubbliche e private operanti sul fronte della natura e/o dell’ambiente. Si tratta di progetti che fanno capo a nove Stati membri e si traducono in un investimento totale di 10,5 milioni di EUR, metà del quale (5,2 milioni circa) coperto dall’UE.
Quattro dei 10 progetti consistono in azioni di sensibilizzazione su questioni inerenti la natura e la biodiversità, mentre gli altri sei vertono su tematiche ambientali quali i cambiamenti climatici, l’efficienza delle risorse e la prevenzione dell’inquinamento nelle zone costiere.
Contesto
Il 27 giugno a Bruxelles è stato raggiunto un accordo informale sul prossimo periodo di finanziamento del programma LIFE (2014-2020). Tra le novità vi è una sezione appositamente dedicata all’adattamento ai cambiamenti climatici e alla mitigazione dei loro effetti, e la nuova categoria di finanziamento “Progetti integrati”. Si vuole in tal modo dare impulso all’applicazione della legislazione ambientale puntando a mobilitare ulteriori finanziamenti, sia dell’UE sia nazionali e privati, che moltiplichino i progetti in questo campo. È ora necessario il consenso formale del Parlamento e del Consiglio per convertire in legge questo accordo.
LIFE+ è lo strumento finanziario per l’ambiente dell’Unione europea, con una dotazione complessiva di 2,14 miliardi di EUR per il periodo 2007-2013. Una volta all’anno la Commissione pubblica un invito a presentare proposte di progetti LIFE+.
Ulteriori informazioni
Per una sintesi di tutti i nuovi progetti finanziati a titolo di LIFE+, suddivisi per paese, si veda il MEMO/13/638.
Per informazioni su LIFE+ e ragguagli su “20 anni di LIFE”, si veda:
Per contattare le autorità nazionali competenti:
http://ec.europa.eu/environment/life/contact/nationalcontact/index.htm
In Italia 52 progetti (106,2 milioni): Progetto LIFE+ per l’anno 2012
LIFE+ Politica e governance ambientali (38 progetti – 75,7 milioni)
LIFE BIOCLOC (Università degli Studi di Firenze – Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale): gli obiettivi di questo progetto sono quelli di dimostrare l’idoneità di uno strumento di monitoraggio innovativo per il controllo di processi a fanghi attivi basato sulla misurazione in linea del tasso di nitrificazione. A fini dimostrativi, la tecnologia verrà installata nell’impianto di trattamento delle acque reflue di uno stabilimento tessile. Si prevede che la nuova strategia di monitoraggio e controllo attui un risparmio energetico e riduca l’impronta di carbonio del trattamento, migliorando al contempo la qualità delle acque effluenti attraverso il controllo della concentrazione di ossigeno e la rimozione dei nutrienti dalle acque reflue. Contatto: giulio@dicea.unifi.it
LIFE FIBERS (Università degli Studi di Genova – Dipartimento di Scienze della Terra, dell’Ambiente e della Vita): la finalità di LIFE FIBERS è di accrescere la conoscenza sui metodi per il trattamento dei rifiuti contenenti amianto mediante la produzione e la realizzazione di due forni prototipo in grado di rendere inerti tali rifiuti utilizzando la tecnica di sintesi autopropagante ad alta temperatura. I forni verranno ampliati, in primo luogo su scala media e poi su scala preindustriale. Il progetto verificherà anche in che misura i rifiuti fibrosi vengano trasformati in minerali nuovi e contribuirà quindi al riutilizzo dei rifiuti trattati per la formazione di aggregati. Contatto: gaggero@dipteris.unige.it
LIFE-HPRS (IMAL srl): l’obiettivo di questo progetto è di ridurre l’impiego di resine nell’industria di produzione dei pannelli attraverso la distribuzione della resina in funzione della superficie. Presenterà una nuova resinatrice dotata di un sistema di iniezione ad alta pressione della miscela di colla, che si prevede riduca il consumo di energia nonché le emissioni di CO2 e di composti organici volatili. Contatto: lauro.zoffoli@imal.com
BioMethER LIFE+ (ASTER S.Cons.P.A.): il progetto mira a colmare il divario tra politica, ricerca e sviluppo e soluzioni su scala industriale applicando un nuovo impianto di produzione di biogas che combini un sistema di digestione anaerobica, pretrattamento e purificazione a un ulteriore sistema di iniezione in rete/riempimento. In questo modo il progetto verificherà l’integrazione delle tecnologie consolidate con quelle nuove. Un altro obiettivo del progetto consiste nell’elaborazione di linee guida volte a favorire la progettazione da parte del governo regionale di una politica finalizzata allo sviluppo del biometano e al suo utilizzo nella rete energetica. Pertinente per i cambiamenti climatici. Contatto: ecoinnovation@aster.it
Life After-Cu (Università di Firenze – Dipartimento di biotecnologie agrarie ): l’obiettivo generale di questo progetto è di dimostrare le proprietà antinfettive delle molecole peptidiche contro i batteri patogeni delle piante, allo scopo di sostituire i composti di rame tradizionali utilizzati nell’agricoltura convenzionale e biologica. Contatto: stefania.tegli@unifi.it
BioNaD (Istituto di chimica dei composti organometallici del CNR): il principale obiettivo di BioNaD è di dimostrare l’utilizzo di una nuova categoria di tinture come coloranti per l’industria conciaria. Queste “tinture naturalizzate” si ottengono unendo le tinture al lattosio derivante da siero di latte di scarto. Un altro obiettivo del progetto è di dar prova dell’efficacia della degradazione su base batterica delle acque reflue delle tinture, permettendo così il riutilizzo di quest’acqua. Contatto: bramanti@pi.iccom.cnr.it
Life RESAFE (Sapienza Università di Roma – Dipartimento Ingegneria Chimica Materiali Ambiente): l’obiettivo principale del progetto è di dimostrare la produzione e l’uso di fertilizzante a salinità ridotta (RSF) come sostituto per i fertilizzanti chimici e minerali. Gli RSF saranno prodotti nell’ambito del progetto a partire da rifiuti organici urbani, residui organici delle attività agricole e carbone vegetale (bio-char). Contatto: silvia.serranti@uniroma1.it
LIFE Prefer (Scuola Superiore di Studi Universitari e di Perfezionamento Sant’Anna): il progetto PREFER mira a dimostrare l’efficacia della metodologia dell’impronta ambientale europea in diversi settori. Il progetto si basa su un approccio d’insieme per la risoluzione dei problemi relativi alle limitate risorse umane e finanziarie comuni a molte piccole e medie imprese. Una serie di strumenti, mezzi e risorse sarà condivisa con le PMI locali a livello di gruppo al fine di coadiuvarle nell’applicazione della metodologia dell’impronta ambientale e di migliorare la prestazione ambientale dei loro prodotti. Contatto: frey@sssup.it
LIFE ZEF-tile (Ceramica Alta S.r.l.): l’obiettivo di questo progetto è di dimostrare la fattibilità dell’applicazione di tecnologie di ossicombustione alla fase di cottura di prodotti ceramici al fine di sviluppare tecniche di sequestro di CO2. Attraverso la sostituzione di ossigeno puro all’aria nella combustione di idrocarburi come il metano, i gas di scarico risulteranno composti esclusivamente da anidride carbonica e vapore acqueo. Il progetto realizzerà un forno a rulli sperimentale con bruciatori modificati in grado di utilizzare ossigeno puro come ossidante per il materiale combustibile. Pertinente per i cambiamenti climatici. Contatto: amministrazione.piera@ceramicaalta.com
GREENWOOLF (L’Istituto per lo Studio delle Macromolecole): questo progetto mira a dimostrare la praticabilità della conversione degli scarti di lana in un ammendante efficace utilizzando impianti di idrolisi locali di piccole dimensioni. Gli impianti avranno una capacità di 1 tonnellata/giorno, riducendo pertanto i costi di trasporto tanto dei fertilizzanti quanto degli scarti di lana, ed eliminando l’esigenza di lavare ed eliminare la lana grezza. Contatto: c.tonin@bi.ismac.cnr.it
BiMoP (Advanced Polymer Materials Srl): il progetto BiMoP spiega come applicare l’acido itaconico e i suoi derivati a una gamma di applicazioni nella produzione di materiali plastici, sostanze tensioattive e chimiche per composti farmaceutici. I risultati previsti comprendono una diminuzione delle emissioni di formaldeide e stirene intorno all’8%. Contatto: info@apmlab.com
LIFE CLEANSED (dell”Istituto per lo Studio degli Ecosistemi del Consiglio Nazionale delle Ricerche ): questo progetto dimostrerà, valuterà e divulgherà un approccio innovativo, integrato e multisettoriale per la gestione intelligente e sostenibile dei sedimenti fluviali dragati inquinati. I sedimenti inquinati verranno dragati e, per mezzo di un nuovo trattamento di decontaminazione, trasformati da scarto in materiale utile che sarà utilizzato in vivai e per la costruzione di strade. Contatto: grazia.masciandaro@ise.cnr.it
LIFE+ GLEE (Solvay Specialty Polymers Italy SpA): questo progetto mira a eliminare l’NMP, un solvente tossico e cancerogeno, dal processo di fabbricazione delle batterie Li-ion, che vengono utilizzate nei veicoli elettrici, dimostrando le qualità di una tecnologia sostitutiva: i solventi verdi a base d’acqua. Oltre a eliminare i rischi di tossicità per gli organismi viventi, si prevede che questi nuovi solventi riducano i costi di fabbricazione rendendo superflui i complessi processi di recupero e ulteriore depurazione dei solventi NMP. In tal modo il progetto produrrà una batteria alternativa per veicoli elettrici che dovrebbe durare più a lungo e avere un costo inferiore rispetto alle batterie al litio. Contatto: francesco.triulzi@solvay.com
Wi-GIM Life (International Consortium on Advanced Design): il progetto ha l’obiettivo di applicare e dimostrare tecnologie, metodi e strumenti innovativi e vantaggiosi in termini di costi per il monitoraggio di smottamenti e cedimenti del terreno attraverso lo sviluppo di un’innovativa rete senza fili di sensori per il monitoraggio tridimensionale della superficie. Contatto: ennio.carnevale@unifi.it
LIFE+ IMAGINE (Geographical Information Systems International Group): la finalità del progetto è di armonizzare informazioni territoriali eterogenee attuando la direttiva INSPIRE, il Sistema comune di informazioni ambientali e Copernicus (programma europeo per la creazione di una capacità europea di osservazione della terra) nelle zone costiere. Saranno creati due scenari rappresentativi di gravi problemi ambientali che interessano le zone costiere, come inondazioni, smottamenti, erosione costiera e impermeabilizzazione del suolo. Contatto: g.saio@gisig.it
PROSIL (Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri): l’obiettivo di questo progetto è di favorire un atteggiamento proattivo nei confronti del regolamento REACH, puntando ad aiutare l’industria chimica a migliorare il proprio approccio in materia ambientale e a ridurre al minimo gli effetti sulla salute. Il progetto rivolgerà la propria attenzione anche alle nuove sostanze chimiche, consentendo all’industria di prendere in considerazione le pertinenti proprietà tossiche nella fase di programmazione di impianti chimici. Contatto: emilio.benfenati@marionegri.it
LIFE SMILE (Regione Liguria – Dipartimento ambiente- Settore ecosistema costiero): l’obiettivo di questo progetto è di ridurre e recuperare i rifiuti marini nelle zone costiere attraverso lo sviluppo di processi di governance e di un approccio integrato per la gestione dei rifiuti solidi secondo la filosofia della legislazione relativa alla gestione integrata delle zone costiere e dei rifiuti marini. Il progetto installerà un innovativo “meccanismo di cattura” dei rifiuti marini in una zona pilota. Contatto: ilaria.fasce@regione.liguria.it
Life Plastic Killer (PAL srl): l’obiettivo principale di questo progetto è di realizzare e dimostrare la praticabilità di un impianto pilota efficiente in termini energetici in grado di separare finemente il legno riciclato dopo il consumo dalle impurità plastiche. Il legno riciclato verrà utilizzato principalmente per la fabbricazione di pannelli di fibra a media densità e secondariamente come biomassa “purificata”. Contatto: up.pal@pec.it
Climate changeE-R (Regione Emilia Romagna – Direzione Generale Agricoltura, Economia Ittica, Attività Faunistico-Venatorie): il progetto mira a ridurre le emissioni di gas a effetto serra provocate dalle filiere agro-alimentari selezionate su scala regionale in Emilia Romagna. Si occuperà delle emissioni di metano (CH4) di origine enterica, di protossido di azoto (N2O) da suolo e letame, e di anidride carbonica (CO2) derivanti dall’impiego di energia. La finalità generale è di ridurre le emissioni di 0,2 milioni di tonnellate di CO2 equivalente in un periodo di tre anni nelle colture intensive specializzate (pomodori, fagiolini, grano, pesche e pere) e nelle filiere di produzione di carne bovina e latte. Pertinente per i cambiamenti climatici. Contatto: mmontanari@regione.emilia-romagna.it
EMaRES (Università degli Studi di Perugia – Dipartimento di Ingegneria Industriale): la finalità di questo progetto è di dimostrare come aumentare il riciclaggio e il recupero dei materiali e ridurre l’esigenza di discariche attraverso l’introduzione di concetti innovativi per quanto riguarda raccolta dei rifiuti, cernita meccanica, trattamento biologico e gestione delle discariche. Le attività del progetto comprenderanno l’intero sistema di gestione dei rifiuti, dalla raccolta differenziata alla fonte al riciclaggio, dal trattamento meccanico-biologico allo smaltimento finale. Contatto: fdm@unipg.it
LIFE of water is man life (La Borghigiana S.r.l.): l’obiettivo principale di questo progetto è di ridurre drasticamente il consumo d’acqua nelle operazioni di taglio delle pietre naturali, in particolare durante il processo di taglio della pietra serena (un tipo di arenaria). L’innovazione è basata su nuovi strumenti da taglio dotati di piccoli ugelli micronizzatori. Oltre al risparmio di acqua e alla produzione di polveri riciclabili al 100%, il progetto apporterà un miglioramento nelle condizioni di lavoro degli operai riducendo la quantità di spruzzi a cui sono soggetti. Contatto: stefano.cangioli@laborghigiana.com
LIFE GLUELESS (Fameccanica.Data SpA): la finalità del progetto è di dimostrare all’industria dei prodotti per l’igiene personale e ai responsabili politici la possibilità di un impatto ambientale significativamente ridotto attraverso la limitazione dell’uso di colla nella fabbricazione di prodotti igienici assorbenti, come i pannolini. Il progetto si amplierà verso nuove combinazioni di termosaldatura e saldatura a ultrasuoni, garantendo una riduzione di oltre il 65% nell’uso di materiali primari non rinnovabili (colla a base di petrolchimici) e riduzioni significative in termini di energia e di costi. Contatto: francesco.daponte@fameccanica.com
SEKRET Life (Università di Pisa- Polo di sistemi logistici, Dipartimento di ingegneria civile ): la finalità di questo progetto è di dimostrare una tecnologia per il trattamento dei sedimenti dragati dai porti, che sono tipicamente caratterizzati da concentrazioni di metalli pesanti e di idrocarburi oltre i limiti accettabili. Il progetto utilizzerà la depurazione elettrocinetica all’interno di una vasca di colmata specificamente attrezzata per il trattamento dei sedimenti. Inoltre metterà in evidenza i vantaggi ambientali ed economici di questa soluzione rispetto allo smaltimento in discarica. Contatto: r.iannelli@ing.unipi.it
HelpSoil (Regione Lombardia – DG Agricoltura): il progetto HelpSoil verificherà e dimostrerà soluzioni innovative e pratiche di gestione dei suoli volte a migliorare le funzioni del suolo e la capacità di recupero e adattamento dei sistemi agricoli agli impatti dei cambiamenti climatici. Le iniziative avranno luogo nei 46 000 km2 della pianura del Po e nelle colline della fascia prealpina e appenninica. Pertinente per i cambiamenti climatici. Contatto: alberto_lugoboni@regione.lombardia.it
LIFE ENRICH A POOR WASTE (Bra Servizi S.r.l.): l’obiettivo principale di questo progetto è la lavorazione di polimeri di scarto rinforzati con fibre di vetro per ottenere elementi sottili ignifughi, fonoassorbenti, isolanti, antiurto, facilmente lavabili e in grado di essere utilizzati in edifici ecosostenibili, dai quali possono essere rimossi e riutilizzati con facilità. Contatto: s.piumatti@braservizi.com
LIFE+ VIRGIN (FATER SpA): l’obiettivo generale del progetto è di promuovere la preparazione del mercato a una soluzione innovativa con un’efficienza drasticamente accresciuta in termini di costi ed energia volta alla valorizzazione dei residui cellulosici derivanti da un’ampia gamma di fonti (il 35% sul totale dei rifiuti solidi urbani). La nuova soluzione contribuirà all’efficienza complessiva di un’altra tecnica di recupero per i rifiuti derivati da prodotti igienici assorbenti, favorendone così il superamento di barriere non tecnologiche, vale a dire l’autonomia energetica e la bassa sostenibilità economica. Contatto: Somma.ma@fater.it
MAPEC LIFE (Università di Brescia): l’obiettivo generale è di valutare i nessi tra le misure stabilite (per esempio PM10, NOx) e quelle emergenti (PAH e nitroPAH) di inquinamento atmosferico e i biomarcatori di effetto biologico precoce, nonché di proporre un modello per stimare il rischio globale di effetti biologici precoci nei bambini provocati da inquinanti atmosferici e da altri fattori. Il modello fornirà informazioni preziose ai responsabili politici incaricati di pianificare interventi singoli e a livello di Unione per proteggere i bambini dai possibili effetti degli inquinanti atmosferici sulla salute. Contatto: gelatti@med.unibs.it
LIFE EDESIA (Istituto Superiore di Sanità): questo progetto mira a dimostrare un approccio in silico/in vitro nuovo, solido e vantaggioso in termini di costi per la valutazione di sostanze chimiche idonee alla sostituzione di composti disgregatori delle funzioni endocrine (EDC) che presentano rischi equivalenti. Esso fornirà almeno un’alternativa idonea a bisfenolo A/BPA, ftalati e parabeni. Le applicazioni previste concernenti le alternative si sovrapporranno ai principali utilizzi delle sostanze chimiche di interesse con plastificante (materie plastiche dure) al posto di BPA, plastificante (dispositivi medici basati su PVC) al posto di ftalati e antimicrobici (prodotti per la cura personale e farmaci da banco) al posto di parabeni. Utilizzando la (Q)SAR saranno valutate diverse alternative possibili in seguito a una selezione per assenza di mutagenicità/genotossicità e persistenza/bioaccumulo. Le analisi in vitro per gli EDC del progetto integreranno gli sforzi del regolamento REACH e forniranno una panoramica completa delle proprietà dannose per il sistema endocrino. Contatto: alberto.mantovani@iss.it
LIFE-OPTIMAL2012 (Biogas Wipptal s.r.l.): l’obiettivo generale del progetto è di dimostrare un approccio innovativo per la gestione del letame prodotto da animali da allevamento, trasformandolo in fertilizzante solido e liquido di qualità mediante un impianto di digestione anaerobica. I vantaggi ambientali comprenderanno una riduzione di azoto/nitrati sul terreno agricolo e una riduzione di emissioni di gas a effetto serra e ammoniaca. Contatto: mayr.josef@rolmail.net
LIFE ReTSW-SINT (Majorca S.p.A.): il progetto mira a dimostrare la possibilità di valorizzare e riciclare diversi tipi di rifiuti di termospruzzatura dell’industria ceramica in prodotti ad alto valore aggiunto per uso industriale e residenziale. L’obiettivo è di convertire tali flussi di rifiuti in prodotti utilizzabili e ad alto valore aggiunto separando i flussi delle polveri residue in base alla composizione, alla granulometria e alla morfologia. Il progetto svilupperà fritte e smalti innovativi per utilizzarli nella fabbricazione di piastrelle di ceramica smaltate dotate di resistenza all’abrasione, conducibilità, assorbimento dei campi elettromagnetici e proprietà estetiche. Contatto: corrado.m@majorca.it
LIFE CarbOnFarm (Centro di Ricerca Interdipartimentale sulla Risonanza Magnetica Nucleare per l’Ambiente, l’Agro-Alimentare e i Nuovi Materiali): il progetto intende esaminare le esigenze di base che riguardano l’uso sostenibile dei terreni agricoli attraverso il ripristino e il mantenimento delle caratteristiche del suolo, la valorizzazione del ruolo economico e ambientale come risorsa negli agro-ecosistemi, e un riciclaggio migliorato delle biomasse agricole. L’obiettivo principale consiste nel monitorare e migliorare dal punto di vista quantitativo e qualitativo le sostanze organiche del suolo nei terreni agricoli, grazie a metodi di gestione delle suddette sostanze sostenibili sotto il profilo ambientale. Il progetto adotterà anche impianti di compostaggio “in loco” per la valorizzazione delle biomasse residuali originate dalle attività agricole locali. Contatto: riccardo.spaccini@unina.it
GREEN SINKS (DELTA srl): il progetto mira a introdurre i primi “lavelli da cucina a basso impatto ambientale”. A tal fine dimostrerà la possibilità di sostituire al 100% le risorse primarie trattando e riciclando l’80% del metacrilato di metile (MMA) e del poli(metacrilato di metile) (PMMA) utilizzati nella fabbricazione di lavelli compositi. Il progetto unirà l’MMA e il PMMA riciclati ad altri minerali e darà forma a nuovi lavelli compositi, i quali saranno sottoposti a una valutazione del ciclo di vita. Verranno prodotti circa 20-30 lavelli di prova a fini dimostrativi. Contatto: savina.pianesi@telmacucina.it
LIFE MED HISS (Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale del Piemonte): MED-HISS è un progetto dimostrativo transnazionale che coinvolge Spagna, Francia, Italia e Slovenia. I principali obiettivi sono l’aggiornamento e lo sviluppo della politica e della normativa UE in materia di ambiente alla luce di dati più completi sugli effetti negativi per la salute dell’inquinamento atmosferico (PM10, PM2,5, NO2 e O3), il consolidamento della base di conoscenze per lo sviluppo, la valutazione, il monitoraggio e la stima della politica e della normativa in materia di ambiente mediante la realizzazione di un sistema europeo di sorveglianza degli effetti a lungo termine dell’inquinamento atmosferico, nonché la valutazione dell’attuabilità di un trasferimento dell’approccio adottato ad altri paesi europei. Contatto: ennio.cadum@arpa.piemonte.it
LIFE FRELP (Sasil S.p.A.): il progetto mira a dimostrare tecnologie innovative per il riciclaggio al 100% di pannelli fotovoltaici fuori uso in modo economicamente conveniente. Vengono proposte due soluzioni ambientali chiave: il recupero di vetro extrachiaro di qualità, da utilizzare nell’industria del vetro piano e cavo; e il recupero di silicio (metallico), da utilizzare come ferrosilicio in leghe ferro-silicio o, se sufficientemente puro, da trasformare in silicio amorfo per essere utilizzato nella produzione di pellicole sottili. Entrambi i processi promettono risparmi significativi di energia e di emissioni di CO2. Contatto: l.ramon@sasil-life.com
LIFE PRIME GLASS (STARA GLASS S.p.A.): l’obiettivo del progetto è di verificare e illustrare tecnologie che riducano in modo significativo l’impatto ambientale dell’industria del vetro. In particolare, la formazione di NOx durante il processo di combustione nel forno da vetro verrà notevolmente ridotta alla fonte e la prestazione energetica di forni di questo tipo migliorerà. I sistemi innovativi presentati in questo progetto sono ideati per fornire risultati che serviranno alle ulteriori revisioni dei BREF. Contatto: giampaolo.bruno@hydragroup.it
WEENMODELS life (Comune di Genova): l’obiettivo principale del progetto è di dimostrare che, attraverso l’applicazione di un sistema logistico efficiente e il coordinamento centrale dei servizi di raccolta dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE), è possibile raggiungere e perfino superare gli obiettivi definiti dalla direttiva RAEE (2012/19/UE). Il progetto creerà un nuovo modello logistico e di raccolta volto a operare in modo stabile e sistematico riducendo al minimo i costi di servizio. Contatto: progettieuropei@comune.genova.it
LIFE SANITSER (Minerali Industriali S.p.A.): il progetto mira a rielaborare il processo produttivo nel settore dei sanitari in vetroceramica introducendo quantità adeguate di rottami di vetro derivati dai flussi urbani di raccolta del vetro nelle formule dei sanitari in vetroceramica. Le iniziative si concentreranno sulle innovazioni del processo volte a garantire la disponibilità e il recupero di quantità congrue di rottami di vetro (vetro sodocalcico), a migliorare la prestazione ambientale del settore ceramico riducendo le emissioni di CO2 e ad accrescere la sostenibilità risparmiando energia e materie prime. Contatto: mestriner@g-m-m.it
InBioWood (Consorzio di Bonifica Veronese): il progetto mira ad aumentare e tutelare la biodiversità nelle zone in cui è minacciata dall’agricoltura intensiva. Questo scopo verrà realizzato introducendo e promuovendo piantagioni policicliche permanenti, un nuovo approccio alla silvicoltura che combina i vantaggi ambientali di una foresta naturale con i guadagni di produttività delle piantagioni artificiali. Questo farà aumentare e tutelerà la biodiversità nelle zone agricole, migliorerà la gestione delle risorse idriche e la rete di drenaggio e troverà un equilibrio tra i vantaggi ambientali e un buon reddito per gli agricoltori. Contatto: consorzio@bonificaveronese.it
LIFE+ Natura (10 progetti – 24,7 milioni)
SPIN4LIFE (Regione Siciliana – Assessorato del Territorio e dell’Ambiente Dipartimento Regionale dell’Ambiente): il progetto mira alla stesura di un piano di gestione a lungo termine per tutti i siti Natura 2000 presenti in Sicilia, allo scopo di raggiungere uno stato di conservazione “soddisfacente” per tutti gli habitat e le specie tutelati. Il piano terrà conto di tutte le potenziali fonti di finanziamento UE, nazionali e regionali e stabilirà un quadro di priorità di azioni per la rete Natura 2000 della Sicilia, con un elenco di azioni prioritarie da realizzare nei siti nei prossimi 10 anni. Contatto: matilde.fiore@regione.sicilia.it
LIFEEMYS (Costa Edutainment S.p.A.): il progetto mira a sradicare le specie alloctone di tartarughe d’acqua dolce e testudinati nelle due paludi più importanti della Liguria: la piana del fiume Centa e i bacini dei fiumi Magra e Vara. Questa iniziativa farà da precursore alla riproduzione in cattività e al reinserimento della testuggine palustre europea (Emys orbicularis) nella piana del Centa. Contatto: cgili@costaedutainment.it
LIFE Puffinus Tavolara (Comune di Olbia): l’obiettivo del progetto è di sradicare roditori invasivi (ratto nero e topo comune) nonché specie vegetali alloctone da Tavolara e da tre isole più piccole, laddove la più grande popolazione mondiale di berta minore (Puffinus yelkouan) è minacciata. Contatto: vsecchi@comune.olbia.ot.it
LIFE Xero-grazing (Ente di Gestione delle Aree protette delle Alpi Cozie): l’obiettivo del progetto è la conservazione e il ripristino di formazioni erbose secche con gli habitat delle orchidee nel sito Natura 2000 “Oasi xerotermiche della Valle di Susa – Orrido di Chianocco e Foresto”. Contatto: castagneri.alpicozie@ruparpiemonte.it
TARTALIFE (Consiglio Nazionale delle Ricerche – Istituto di Scienze Marine): l’obiettivo del progetto è di ridurre la mortalità della tartaruga marina comune (Caretta caretta) nel Mediterraneo, in primo luogo riducendo le catture accessorie della pesca commerciale e in secondo luogo insegnando alla comunità di pescatori come evitare la morte delle tartarughe catturate nelle reti. Il progetto sosterrà anche l’attività dei centri di primo soccorso/recupero delle tartarughe marine. Esso interessa tutte le 15 regioni italiane che si affacciano sul mare Mediterraneo. Contatto: a.sala@ismar.cnr.it
LIFE+TROTA (Amministrazione Provinciale di Pesaro e Urbino): l’obiettivo principale di questo progetto è il recupero e la conservazione delle popolazioni esistenti di Salmo macrostigma (una sottospecie di trota) in quattro importanti bacini idrografici dell’Italia centrale (Ambro-Tenna, Nera, Chienti e Metauro). Contatto: e.cecchini@provincia.ps.it
LIFE+ Tetrax (Amministrazione provinciale di Foggia): l’obiettivo generale di questo progetto è il recupero delle popolazioni di otarda minore di Puglia e Basilicata, nell’Italia meridionale. Le iniziative si concentreranno sul ripristino delle formazioni erbose che mantengono le specie, sulla riduzione della presenza di predatori (ratti, cani e gatti randagi) e sulla riduzione dell’impatto delle attività umane. Contatto: info@centrostudinatura.it
LIFE VIMINE (Università degli Studi di Padova – Dipartimento di Ingegneria Industriale): questo progetto mira a dimostrare un approccio integrato alla conservazione delle paludi salmastre della laguna di Venezia. Identificherà e ripristinerà piccole zone delle paludi salmastre al fine di interromperne l’erosione. Il progetto si avvarrà di tecniche di bioingegneria a basso impatto di e lavoro manuale, un approccio vantaggioso in termini di costi che si unirà a processi partecipativi al fine di coinvolgere le parti interessate in opere di conservazione, aumentare la sensibilizzazione in campo ambientale e promuovere attività economiche locali sostenibili basate sui servizi delle paludi salmastre. Contatto: lpalmeri@unipd.it
LIFE WOLFALPS (Parco Naturale delle Alpi Marittime): l’obiettivo finale di questo progetto è attuare e coordinare iniziative transfrontaliere di conservazione dei lupi dalle Alpi occidentali (Francia) alla parte orientale della catena montuosa (Slovenia) attraverso l’Italia. Queste iniziative sono ideate per favorire il processo di ricolonizzazione. Contatto: giuseppe.canavese@parcoalpimarittime.it
LIFE Caretta Calabria (Comune di Palizzi): questo progetto si concentra sulla conservazione della tartaruga marina comune (Caretta caretta) in Calabria. Il beneficiario conserverà e ripristinerà quattro aree principali di nidificazione in habitat dunali costieri e cercherà di ridurre l’impatto delle attività delle flotte da pesca di Calabria e Sicilia. Contatto: valeriapulieri@gmail.com
LIFE+ Biodiversità (2 progetti – 3,5 milioni)
AQUALIFE (Ente Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga): il progetto mira a sviluppare e diffondere il pacchetto AQUALIFE, un pacchetto di lavoro di indicatori di biodiversità innovativo e di facile impiego che può essere utilizzato facilmente e ovunque per valutare lo stato della biodiversità e la perdita di ecosistemi dipendenti dalle acque sotterranee. Contatto: monica.difrancesco@gransassolagapark.it
LIFE Alta Murgia (Consiglio Nazionale delle Ricerche): il progetto mira a sradicare le specie vegetali alloctone invasive, Ailanthus altissima, dal Parco nazionale dell’Alta Murgia, un sito Natura 2000. Contatto: maurizio.vurro@ispa.cnr.it
LIFE+ Informazione e comunicazione (2 progetti – 2,4 milioni)
Life Go Park (Coordinamento C.R.E.I.A Regione Lazio): l’obiettivo del progetto è la sensibilizzazione nei confronti delle zone naturali protette e dei siti Natura 2000 nella regione Lazio, nonché dell’impatto dei cittadini sulla biodiversità. Cerca anche di incoraggiare un maggiore afflusso di visitatori nelle zone naturali protette e nei siti Natura 2000 del Lazio, esortandoli a rispettare l’ambiente. Contatto: mantonelli@regione.lazio.it
EcoLife (LEGAMBIENTE Onlus): il progetto si propone di trasferire alla comunicazione sui cambiamenti climatici la conoscenza e l’esperienza acquisite nella comunicazione professionale sulla percezione e la prevenzione dei rischi. Avvierà una campagna di informazione e comunicazione sostenibile a lungo termine volta a sensibilizzare maggiormente la popolazione e a ridurre le emissioni di CO2 attraverso l’adozione di uno stile di vita nuovo e più rispettoso dell’ambiente. Contatto: n.corona@legambiente.it