Alla scadenza quasi raggiunta dello stato di allarme che stava per restituire ai francesi la sensazione di una riconquistata libertà, nel giorno stesso della celebrazione di questa tanto amata libertà, il terrorismo risponde con un nuovo attentato. Un camion frigorifero ha investito la folla a più riprese a Nizza provocando 84 morti, questo il dato ufficiale confermato per ora dalla Prefettura, fra cui 30 bambini e almeno 100 feriti di cui 18 in gravi condizioni. Le autorità hanno immediatamente consigliato agli abitanti di non uscire.
Il veicolo, che aveva dichiarato di dover consegnare dei gelati, ha investito i passanti sulla Promenade Des Anglais, assiepati lungo il lungomare di Nizza, subito dopo lo spettacolo dei fuochi artificiali organizzato per celebrare la presa della Bastiglia, la festa nazionale del 14 luglio e viaggiando a circa 80 km/h, ha percorso due interminabili kilometri, con un’andatura a zig zag per falciare più persone possibili.
Alcuni testimoni hanno sentito rumore di spari provenienti dal camion, spari a cui la Polizia avrebbe risposto.
Fonti ufficiali confermano che l’autista del camion è stato ucciso, i complici si sono dati alla fuga. Non si sono verificati, secondo il Prefetto, altri attacchi in altre zone della città.
Alcuni testimoni parlano di scene di panico e calca, le persone in fuga hanno cercato di mettersi in salvo nei locali nei pressi della passeggiata.
La zona è ora circondata dalle forze dell’ordine. Il 26 luglio era la data prevista per la fine dello “Stato d’emergenza” in Francia, che ora è stato prolungato di altri 3 mesi.
Il presidente francese, François Hollande, ha lasciato Avignone per rientrare d’urgenza a Parigi, dove ha riunito la cellula di crisi del ministero dell’Interno alla Place Beauvau, e dove ha dichiarato che richiamerà i riservisti per rafforzare la vigilanza del territorio.
Su twitter #PortesOuvertesNice è l’ashtag per condividere notizie sulle persone colpite dall’attentato.
La Polizia su twitter ha invitato i residenti a restare a casa per non impedire l’azione delle forze dell’ordine e per questioni di sicurezza a non diffondere foto e notizie dell’attentato.
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