Storia
Nel giugno del 2004, a seguito di numerose sedute tenutesi tra alcuni rappresentanti del PPE, il presidente dell’Unione per la Democrazia Francese (Union pour la démocratie française), François Bayrou, e il presidente federale di Democrazia è Libertà – la Margherita, Francesco Rutelli, nasce l’European Democratic Party (EDP) o Partì Démocrate Européen (PDE). Un nuovo partito di orientamento europeista, né conservatore né socialista, che si colloca in aperta contraddizione con il PPE, divenuto ormai a detta dei principali rappresentanti dell’EDP, troppo conservatore ed euroscettico. Il 9 dicembre 2004 si svolge a Bruxelles il congresso costitutivo dell’EDP. Due anni dopo, si tiene a Roma il secondo congresso che si conclude con una dichiarazione per il rilancio del processo di integrazione europea. Nel corso della sua storia l’EDP si è fatto promotore della Alliance of Democrats, un’unione nata con lo scopo di rappresentare tutti i principali partiti mondiali di orientamento centrista, liberale e riformista.
Alle scorse elezioni europee, l’ALDE (Alliance of Liberals and Democrats for Europe), formata dall’EDP dal Partito Europeo dei Liberali e Democratici e Riformatori (Group of the European Liberal Democrat and Reform Party), ha conquistato 84 seggi su 736 dell’Europarlamento. All’interno della coalizione, il PDE ha ottenuto 10 seggi.
L’EDP, alla cui guida vi sono i due presidenti, nonché fondatori del partito stesso, Francesco Rutelli e François Bayrou, si fa portavoce e rappresentante delle istanze di diversi partiti nazionali: Mouvement Démocrate e Union des Démocrates et Indépendants del panorama politico francese, l’italiano Alleanza per l’Italia, il partito spagnolo EAJ-PNV, il polacco Stronnictwo Demokratyczne, i partiti slovacchi Europska Demokratcka Strana e Strana Demokratického Slovenska, il partito croato Nacionalni Forum, il belga Mouvement des Citoyens pour le changement e Alleanza Popolare, della Repubblica di San Marino.
Il candidato alla presidenza della Commissione espresso da questo gruppo di partiti convergenti a livello europeo nell’EDP è il belga Guy Verhofstadt.
Il Programma
Le strategie prioritarie dell’EDP sono ispirate ai valori fondativi del partito stesso, in particolare quello di rafforzamento dell’Unione Europea, di democrazia, solidarietà, pace, libertà ed educazione. In particolare, i principali punti programmatici sui quali l’EDP si presenterà alla prossima tornata elettorale sono i seguenti e spaziano dal consolidamento del ruolo dell’Europa nel mondo, all’importanza dell’integrazione e di migliorate politiche sociali:
- Sviluppo di una politica di dialogo con il vicinato europeo, in particolare con la Russia e i paesi che si affacciano su Mediterraneo
- Sostegno a una politica unica dell’educazione e della ricerca
- Adozione di misure importanti a favore dei giovani e del volontariato
- Il consolidamento della Politica Agricola Comune
- Risposte concrete alle esigenze dei popoli europei sul tema della protezione dei consumatori
- Nuovo corso europeo nei campi dell’energia, dei trasporti e dello sviluppo sostenibile
- Ridare maggiore valore e coerenza al legame tra le politiche a breve e lungo termine.
- Lavorare per un processo completo e organico di integrazione europea
- Impegnarsi per attuare una Politica Europea di Sicurezza e di Difesa
- Creazione di strutture, istituzioni e regolamenti che favoriscano la concorrenza e stimolino nuovi investimenti nel mercato europeo, che incoraggino la mobilità del lavoro tra le imprese e che avvantaggino quei settori che decidono di investire nell’innovazione.
- Sforzi mirati a mantenere sotto controllo i conti pubblici e l’inflazione, nonché la salvaguardia della concorrenza e il potenziamenti della rete di trasporti stradali e ferroviari tra i paesi membri.
- Adattamento del modello sociale europeo alla società contemporanea
- Conseguimento degli obiettivi della strategia di Lisbona, al fine di favorire l’ingresso al mondo del lavoro da parte dei giovani.
Il candidato: Guy Verhofstadt
Guy Verhofstadt è stato primo ministro del Belgio ed è attualmente il leader del’ALDE, Alleanza dei Democratici e dei Liberali per l’Europa, al fianco della quale si schiera l’EDP.
La sua carriera politica comincia nel 1972, quando Verhofstadt fu eletto presidente dell’unione degli studenti liberali fiamminghi. Nel 1979 diventò presidente nazionale del movimento giovanile del Partito della libertà e del progresso (PVV). Tre anni dopo assunse la presidenza dello stesso partito che nel 1992 prese il nome di Democratici liberali e fiamminghi (Vlaamse Liberalen en Democraten, VLD). A seguito delle elezioni federali belghe, il 13 giugno del 1999, fu nominato Primo Ministro e formò un governo di coalizione con socialisti, ecologisti e liberali. Nel secondo semestre del 2001 fu presidente di turno del Consiglio europeo. In seguito alla sconfitta del proprio partito alle elezioni del 2007, Verhofstadt fu costretto a rassegnare le proprie dimissioni e ad aprire una crisi di governo che durò quasi 200 giorni e che si concluse con la nomina dello stesso Verhofstadt a Primo Ministro ad interim e l’indizione di nuove elezioni. Eletto parlamentare europeo nel 2009, fu nominato presidente dell’ALDE, alla guida della quale Verhofstadt si ripresenterà alle prossime elezioni europee, basando proprio programma politico su punti fondamentali che spaziano dal rafforzamento dell’economia e la creazione di nuovo lavoro, attraverso l’allargamento e il completamento dell’unione bancaria e il finanziamento di progetti attraverso fondi europei, alla protezione delle libertà fondamentali e della privacy dei cittadini.
Linkografia
Sito uggiciale dell’EDP:
http://www.pde-edp.eu/content/userfiles/files/pde-programma.pdf
Sito ufficiale dell’ALDE:
http://www.alde.eu/
Pagina ufficiale di Guy Verhofstadt:
http://www.guyverhofstadt.eu/
Pagina Wikipedia dell’EDP: