I siti si trovano in tutta l’Unione Europea, oltre che in Norvegia e in Svizzera. Solo il sud della Norvegia possiede il 54 % della capacità di accumulazione totale individuata dallo studio, ovvero 1 242 GWh. Sulle Alpi si trova un altro 13 % o 303 GWh tra Austria, Italia, Francia e Svizzera, e 9 GWh nelle Alpi tedesche. Il 5 % della capacità potenziale totale nella zona esaminata dallo studio si trova nei Pirenei, in Francia e Spagna, con 118 GWh.
Nel corso dello studio, sono stati identificati dei potenziali siti per nuove centrali di questo tipo, usando un modello di Sistema di informazione geografica (SIG) che impiega una selezione, ad alto livello, specifica della regione e non del paese e prendendo in considerazione solo coppie di bacini idrici già esistenti, perché è molto più vantaggioso dal punto di vista economico collegare bacini già esistenti piuttosto che costruirne di nuovi. Questi siti sono poi stati ulteriormente esaminati da esperti nazionali attraverso criteri specifici della regione e del paese, rispetto a una lista di potenziali siti classificati a seconda del loro potenziale di accumulazione totale teorico e realizzabile.
Anche se le centrali con impianti di accumulazione permettono una flessibilità di equilibrio del carico più conveniente rispetto agli impianti tradizionali, come quelli alimentati a energia nucleare o a carbone, le normali centrali con impianti di accumulazione sono limitate dal fatto che possono regolare l’energia solo nella modalità di generazione. Il progetto ESTORAGE sta esaminando la fattibilità tecnica ed economica di un cambiamento delle esistenti centrali a velocità fissa in una tecnologia a velocità variabile, che porterebbe flessibilità anche alla modalità di pompaggio.
Qui la velocità viene modificata mediante un convertitore di frequenza con un cambiamento dello scarico/energia. Con una velocità fissa c’è solo un punto in funzione per una data carica e quindi in effetti le centrali hanno una flessibilità operativa limitata, nella quale le pompe possono o funzionare a piena capacità o essere disattivate. La tecnologia a velocità variabile, già in uso da diversi anni, in particolare in Giappone, si adatta bene alla veloce espansione delle fonti di energia rinnovabili, compensando le fluttuazioni.
Una gestione più intelligente dell’energia europea
L’approccio di ESTORAGE, che consiste nel rinnovare le centrali con impianti di accumulazione, permette di evitare i costi legati alla costruzione di nuove centrali e gli otto o dieci anni necessari per il loro sviluppo. Questo vantaggio è particolarmente significativo in relazione all’ambizione del progetto di sviluppare soluzioni che potrebbero permettere di trasformare il 75 % delle centrali idroelettriche, con impianti di accumulazione, in centrali a velocità variabile. Si stima che si possono ottenere fino a 10 GW di capacità aggiuntiva di regolazione, mediante un significativo ammodernamento senza alcun impatto ambientale.
Il progetto, che dovrebbe concludersi l’anno prossimo, sta esaminando anche sistemi supplementari come l’aggiornamento dell’infrastruttura IT per ottenere un sistema flessibile e in tempo reale rispetto ai sistemi nazionali. Inoltre il progetto creerà un modello di business fattibile che ne permetterà un suo impiego in tutta Europa attraverso lo studio degli elementi che attualmente ostacolano le tecnologie energetiche flessibili sul mercato e nei regimi normativi.
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