Linee guida Elezioni europee
Le elezioni devono essere a suffragio universale diretto, gratuito e riservato. Questi sono i confini entro i quali ogni singolo Stato potrà muoversi per organizzare le votazioni europee.
Gli europarlamentari verranno selezionati secondo una rappresentanza proporzionale, seguendo un sistema di liste aperte, nel quale ogni elettore potrà esprimere la propria preferenza votando un candidato, come avviene in Italia oppure con un sistema di liste chiuse, nel quale il singolo voterà il partito senza poter esprimere una preferenza. Quest’ultimo modello è adottato per esempio in Francia, Germania e Gran Bretagna.
In Italia l’election day è stato fissato per il 25 Maggio.
L’età minima per votare è di 18 anni e quella per candidarsi è di 25; questi limiti d’età sono stati adottati anche a Cipro, mentre in altri stati, come per esempio in Germania, sia il candidato che l’elettore devono avere un’età minima di 18 anni.
Tutti i cittadini UE che vivono in un Paese appartenente all’Unione, potranno esercitare il proprio diritto di voto e di eleggibilità solo nel loro Paese di residenza; se impossibilitati a recarvisi potranno votare presso un’ambasciata o per posta, sempreché la loro legislazione nazionale lo permetta.
Fondamentale è l’incompatibilità della carica di deputato Europeo con altre cariche come quelle che prevedono l’appartenenza a un governo o a un parlamento nazionali, oppure lavorare presso altre istituzioni europee. Potrebbero esserci altre incompatibilità stabilite dall’interno dagli stati.
… focus Italia
Come abbiamo sopra abbozzato, nel nostro Paese le elezioni si svolgeranno secondo un sistema proporzionale a liste aperte.
Il territorio sarà diviso in cinque circoscrizioni e da queste verranno selezionati i deputati, proporzionalmente al numero di abitanti presenti in ciascuna circoscrizione, per un totale di settantatré deputati su base nazionale. La legge prevede una serie di cause d’incompatibilità con la carica di membro del Parlamento europeo (Titolo II, Legge 24/01/1979, n. 18, agli artt. n. 5. n. 5-bis, n. 6.) e tra queste si può ricordare la carica di deputato o senatore, di assessore regionale e di mediatore della comunità europea. Altre restrizioni si rintracciano in codici differenti, quali il codice penale italiano – articolo 28 “L’interdizione priva il condannato del diritto di elettorato o di eleggibilità in qualsiasi comizio elettorale, e di ogni altro diritto politico”- .
Nel nostro Paese sono eleggibili anche i cittadini di altri stati membri dell’Ue che abbiano i requisiti di eleggibilità al PE previsti dall’ordinamento italiano e da quello dello Stato membro di origine.
Per tutti quei cittadini italiani residenti all’estero, e regolarmente iscritti all’Anagrafe Italiani Residenti all’Estero, l’esercizio del diritto di voto avviene nel luogo di residenza.
La rappresentanza oltre la nazionalità
Nei prossimi mesi ogni cittadino europeo avrà l’opportunità di confrontarsi con il resto dell’area UE, per rinnovare il proprio parlamento. L’Europa è una delle poche zone del mondo dove le nazioni sono unite dalla stessa moneta e da intenti politici comuni e condivisi, ma nella quale ancora si lavora per costruire una vera identità legale, sociale, economica sovranazionale.
La UE, infatti, è un’istituzione economica dotata di veri e propri organi politici.
Le elezioni del Parlamento Europe si svolgeranno, come ogni 5 anni dal 1979, tra il 22 e il 25 maggio di quest’anno, in date diverse a secondo delle nazioni.
Parlamento Europeo
Totale seggi per gruppo politico | 265 | 184 | 84 | 55 | 54 | 35 | 32 | 27 | 736 | 43,24% | |
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Gruppo politico | PPE | PSE | ALDE | Verdi-ALE | ECRG | GUE-NGL | EFD | Altri | MPE | Affluenza |
Composizione definitiva del Parlamento Europeo, in termini di seggi assegnati ad ogni gruppo politico, nel 2009.
Il Parlamento Europeo si occupa delle leggi comunitarie (potere legislativo), delle previsioni di spesa per la comunità e di vigilare sull’attività delle altre strutture della comunità europea (controllo democratico), ma esercita il potere legislativo in stretta collaborazione con la Commissione Europea.
Il Parlamento, in sostanza, discute e approva i disegni di legge proposti dalla Commissione, quelle stesse leggi che i singoli Stati della Comunità saranno poi tenuti a recepire, e che andranno a influenzare la vita quotidiana di ciascun cittadino europeo.
Essere rappresentati da un proprio eurodeputato all’interno di una struttura che ha visibilità e potere sulle posizioni economiche e politiche dell’intero continente, in quest’epoca globalizzata, è evidentemente di grandissima importanza per ciascuno di noi. Per questo è importante capire in dettaglio quali sono le implicazioni delle elezioni che ci attendono.
I cittadini hanno quindi il compito di selezionare i propri rappresentati al Parlamento Europeo tra i candidati residenti nella propria nazione.
Gli eurodeputati, però, sono tenuti a organizzarsi tra loro in gruppi transnazionali, ma accumunati da stessi ideali.
Non è una regola, ma spesso i gruppi politici sono assimilabili ai corrispondenti partiti degli stati nazionali.
In questo modo attraverso il voto sarà anche possibile indicare la posizione politica e ideologica che si vuole far assumere alla Comunità, e influenzare come questa agirà rispetto alle problematiche interne e sullo scacchiere internazionale.
Le fazioni
Come tutti i parlamenti, anche quello europeo si divide principalmente in gruppi ideologici riconducibili rispettivamente a correnti di pensiero che semplificando riconduciamo a tre grandi schieramenti: destra, centro e sinistra.
Scheda elettorale e modalità di voto in Italia
Secondo la normativa in vigore, alle elezioni del 2014 l’Italia eleggerà 73 deputati, uno in più rispetto alle elezioni precedenti del 2009.
L’elettorato voterà nelle cinque circoscrizioni in cui è stata suddivisa la popolazione italiana: Italia Nord-Occidentale , Italia Nord-Orientale, Italia Centrale, Italia Meridionale e Italia Insulare.
Per ogni circoscrizione la scheda elettorale ha colore diverso, grigio per quella Nord-occidentale, marrone per quella Nord-Orientale, rosso per l’Italia Centrale, arancione per quella Meridionale e rosa per l’Italia Insulare.
Il termine massimo per la presentazione delle liste da ammettere alle elezioni è scaduto lo scorso 16 aprile: perché la presentazione di una lista sia valida deve essere sottoscritta da non meno di 30.000 e non più di 35.000 elettori.
I 73 seggi verranno aggiudicati secondo il sistema elettorale proporzionale, su base nazionale, tra le liste che abbiano raccolto almeno il 4% dei voti validi. Per esprimere una voto valido, l’elettore può tracciare un segno sul contrassegno di lista prescelto e può esprimere fino a tre preferenze, all’interno delle apposite righe .
La legge 22 aprile 2014, n.65 ha introdotto delle modifiche in garanzia della rappresentanza di genere, perché in ogni lista i candidati in ogni lista non possano eccedere la metà. La norma entrerà in vigore dal 2019, per cui alle elezioni del prossimo 25 maggio si applicherà un regime transitorio per cui se un elettore sceglierà di esprimere tutte e tre le preferenze, dovrà almeno scegliere nella lista un candidato di sesso diverso, altrimenti la scheda dovrà essere annullata in sede di scrutinio.
Linkografia
http://www.elections2014.eu/it
Contrassegni ammessi alle elezioni europee del 2009: