L’utilizzo di piccole turbine eoliche (SWT) sta rapidamente crescendo anche in risposta a un cambiamento del settore energetico, che passa da un sistema centralizzato a uno distribuito. Gli SWT possono ora essere collegati alle reti elettriche direttamente dal consumatore, contribuendo alla stabilizzazione della rete stessa.
Ma mentre la fonte di energia verde in questo settore è già stata adottata, nei luoghi in cui le stazioni di comunicazione sono mobili, un suo uso più ampio è ancora limitato soprattutto nelle aree urbane. Le comunità ne hanno ancora una esperienza troppo scarsa e questo sicuramente rappresenta di per sé un ostacolo alla sua piena accettazione.
L’impatto visivo può essere comunque minimo se le turbine vengono posizionate con più cura e una maggior sensibilità. Naturalmente, il design fa la sua parte, se non addiritura l’ago della bilancia.
Una compagnia francese, ad esempio, di nome New Wind, ha realizzato una turbina che sembra un albero, con più di nove metri di altezza e foglie in plastica che si muovono silenziosamente nella brezza. L’albero’ può catturare energia anche in condizioni di vento leggero, meno di otto chilometri all’ora, mentre una turbina eolica tradizionale richiederebbe una velocità di oltre quattro volte.
La forma, il colore e i materiali utilizzati sono tutti aspetti che incidono sull’accettabilità estetica. L’estetica specifica di un modello di turbina può cambiare a secondo di dove le persone la ‘posizioneranno’ in termini di brutto o attraente. Ci sono anche dei test che dimostrano che se le palette stanno girando, e si vede quindi che la turbina “lavora” ovvero che produce energia, le persone le trovano più accettabili.
Il progetto europeo SWIP sta sviluppando soluzioni innovative per rafforzare l’integrazione di piccole e medie pale eoliche nelle aree urbane e periurbane (parti urbane, rurali). Sta progettando tre diversi prototipi per superare le questioni chiave: dal costo e dall’efficienza all’estetica e all’accettazione sociale.
Le turbine possono essere meglio camuffate e integrate architettonicamente. Questo approccio presume che il design stesso della forma di un edificio sia modificato per integrare la turbina in modo armonioso.
Esistono anche esempi di turbine realizzate in forme già conosciute negli ambienti urbani, come la turbina SWIP che tenta di imitare i piatti circolari satellitari del Regno Unito.
Anche il colore dalla turbina, in un ambiente urbano, è un fattore cruciale in termini di accettabilità estetica. Più è luminoso, più il contrasto sarà positivo, più è scuro e maggiore sarà il contrasto negativo.
Linkografia
http://www.newwind.fr/