Ben Casnocha, originario di San Francisco, è uno dei più importanti giovani imprenditori del mondo, infatti ha solo 24 anni, ed è anche autore e blogger.
Ha scoperto la sua vocazione a 12 anni, grazie al suo maestro che aveva fatto imparare a memoria una poesia a tutta la classe: questi non era altro che lo slogan della Apple “Think different”.
“Here’s to the crazy ones. The misfits. The rebels. The troublemakers. The round pegs in the square holes.
The ones who see things differently. They’re not fond of rules. And they have no respect for the status quo. You can quote them, disagree with them, glorify or vilify them.
About the only thing you can’t do is ignore them. Because they change things. They invent. They imagine. They heal. They explore. They create. They inspire. They push the human race forward.
Maybe they have to be crazy.
How else can you stare at an empty canvas and see a work of art? Or sit in silence and hear a song that’s never been written? Or gaze at a red planet and see a laboratory on wheels?
We make tools for these kinds of people.
While some see them as the crazy ones, we see genius. Because the people who are crazy enough to think they can change the world, are the ones who do.”
Al giorno d’oggi c’è bisogno di nuovi imprenditori, e il punto di forza sono le nuove tecnologie e i social media, che non sono solamente rete di contatti e relazioni, ma anche fonte di informazioni e opportunità. In ogni caso, secondo Ben, non è indispensabile diventare un imprenditore, ognuno di noi è sempre a capo di un’importante “Start Up”: la propria carriera.
Cè spesso l’abitudine a celebrare il singolo (ad esempio il grande genio inventore), ma a volte le idee geniali possono scaturire dalla cooperazione di team, dando vita a fantastici networks. E’ questo che dev’essere il punto di partenza per il nostro start up: come possiamo creare il team attorno a noi, sia che esso sia virtuale o meno, mentre procediamo con la nostra carriera? Per aiutarci dobbiamo pensare alle nostre relazioni nella vita di tutti i giorni: famiglia, relazioni, buoni amici a scuola, eventi pubblici (come ad esempio anche Meet The Media Guru), insomma, ogni tipo di relazione può fare al caso nostro.
Secondo Ben le più importanti relazioni sono due: le alleanze e le conoscenze.
Le prime collaborano per il tuo progetto e ti suggeriscono: non è necessario che facciano parte della tua stessa compagnia, basta che abbiano qualcosa in comune. Sono sempre pronte a difenderti se qualcuno ti attacca, ti proteggono alle spalle.
Le seconde invece sono molto utili nella vostra rete di amicizie, hanno interessi diversi da voi, e la maggior parte delle volte lavorano per altre associazioni o addirittura in altre città, per cui possono darti informazioni diverse da quelle che conosci.
Quando, a volte, viene chiesto alle persone dove hanno trovato lavoro, molte rispondono di averlo trovato tramite la loro rete di informazione, e quando viene chiesto come conoscono chi ha dato loro il lavoro, molti rispondono dicendo che si tratta di persone con cui erano rimaste in contatto, o informandosi su libri, ecc. e non tramite familiari e amici. Ciò dimostra che se sei simile ad una persona, o troppo legata a lei, hai lo stesso scambio di informazioni, perciò non potrai avere più di ciò che hai già, è stando in contatto con queste persone lontane che possiamo avere più opportunità di lavoro.
Altra considerazione è che il mondo cambia velocemente, e che quindi è sempre più difficile restare al passo coi tempi: se ci sono sempre cambiamenti come facciamo a restare al passo? Spesso quando cerchiamo un’informazione essa è già cambiata, dobbiamo cercare quindi di tenerci sempre aggiornati, in modo da non perderci nulla. Come dice lo stesso Casnocha “Non c’è niente di sicuro, non c’è niente di stabile, dobbiamo continuare ad imparare”.
Ben ha recentemente scritto un libro in collaborazione con Reid Hoffman che si intitola “Teniamoci in contatto – la vita come impresa” (titolo originale “The Start Up of you”).
In questo libro viene citato il Beta Mood, ovvero “Il momento in cui diamo il successo per scontato è il momento in cui rischiamo di fallire”.
Nel suo libro Ben Casnocha ci suggerisce di trovare una singola idea brillante e di svilupparla, solo così si può arrivare al successo (esempi lampanti sono stati Paypal e Flickr, il quale tra l’altro nacque come gioco online, nel quale lo scambio di foto era solo una piccola funzionalità, che poi però, viste le sue potenzialità, venne sviluppata).
Ognuno deve trovare la propria passione, realizzare un piano d’azione e andare avanti a realizzarlo per tutta la sua vita. Occorre però avere anche un piano B, nel caso il piano A non funzioni, o anche solo se il piano B sembri avere maggiori opportunità.
Ben parla anche di piano Z, ovvero un piano di riserva nel caso tutto vada male (ad esempio il tuo migliore amico si trasferisce in una città lontanissima dalla tua). Se una persona pensa molto chiaramente alla peggiore delle ipotesi possibili e trova una soluzione, semmai questa situazione dovesse capitare realmente, sa già come risolverla al meglio.
Una breve intervista.
Qual è il miglior imprenditore della storia? Cosa bisogna fare per raggiungere la perfezione e realizzare le proprie passioni?
Ben: Non sono sicuro su chi sia il migliore. Penso che ognuno abbia la sua storia, e concentrarsi su alcune ricerche, avendo sempre in testa un piano di riserva in caso di avversità, il piano B. Non devi per forza essere nato per far business, puoi anche imparare i segreti del mestiere nel tempo. Le delusioni inoltre servono a fortificarti per le grandi battaglie.
Sei rimasto in contatto con i compagni di classe di quando avevi 12 anni? Loro cosa fanno adesso?
Ben: Con qualcuno sì, penso che comunque il nostro insegnante sia stato d’impatto, a volte parliamo ancora di lui, ma non è che intraprendi una grande carriera solo per una persona, quando cambi lo fai per varie cose, varie esperienze, non solamente perchè una persona ti ha colpito in un dato momento.
E’ più difficile creare o far crescere delle relazioni professionali?
Ben: Non appena si ha qualche punto di riferimento diventa più facile relazionarsi con gli altri, la cosa più difficile è sempre l’approccio iniziale, perchè non conosci ancora la persona e quindi non sai come prenderla.
Il sistema dello Start Up va bene per le compagnie digitali e web. Per quanto riguarda invece le compagnie tradizionali senza troppa tecnologia? Come possono migliorare?
Ben: Sono i giovani ad insegnare la tecnologia alle aziende più arretrate, anche se per la vecchia scuola ormai non c’è più molta opportunità. (es. delle immagini digitali restano sempre più comode e pratiche di fogli cartacei da scansionare uno per uno).
La Timeline è stata messa su Linkedin e ora si sta mettendo anche su Facebook, è un modo per crescere?
Ben: Ci sono sempre più opportunità, sempre più persone partecipano ai social e per questo tutto diventa più prezioso e utile per tutti.
Abbiamo parlato di qualità interiori. Quali sono invece tre consigli che potremmo fare per svilupparci? Ad esempio nelle pubbliche amministrazioni?
Ben: Bisogna prendersi cura e assicurarsi che tutto vada per il meglio. Gli immigrati devono essere i benvenuti, dobbiamo accoglierli come possiamo da tutto il mondo, poiché stimolano la crescita della cultura e dello sviluppo, senza contare che possono portare nuove idee.
Al ritorno dalla sua conferenza in Italia Ben ha scritto un post nel suo forum, che potete trovare qui:
http://casnocha.com/2012/05/quick-impressions-of-italy-2012-edition.html
di Francesca Pich