Gli astrofisici dicono che si potrebbero rintracciare segni di civiltà avanzate ricercando i loro meccanismi di difesa.
Per decenni, la ricerca di vita intelligente extraterrestre ha utilizzato radiotelescopi giganti sulla terra per eseguire la scansione del cielo, nella speranza di rilevare le trasmissioni aliene da qualche parte nella Via Lattea. Ma l’aumento di potenti telescopi spaziali in grado di osservare centinaia di pianeti simili alla Terra, in orbita attorno a stelle lontane, come il telescopio Kepler lanciato nel 2009, ha cambiato la strategia di gioco. Una tecnologia adeguata, dicono gli astronomi, potrebbe un giorno consentire agli esseri umani di avere la prova provata di vita extraterrestre.
Che cosa potrebbero cercare gli astronomi? I suggerimenti più popolari sono strutture costruite da civiltà, molto più avanzate della nostra. Nel 1960, Freeman Dyson ipotizzò sfere o sciami costruiti per sfruttare e raccogliere l’energia di una stella madre. Nel 2005, Luc Arnold propose oggetti artificiali inseriti nell’orbita di un pianeta utilizzati come segnali dell’esistenza di altre civiltà. Ora, un paio di astronomi suggeriscono di ricercare degli scudi costruiti a protezione da esplosioni cosmiche mortali.
Cirkovic e Branislav Vukotic suggeriscono, in un rapporto pubblicato di recente sulla rivista Acta Astronautica, che una civiltà avanzata potrebbe utilizzare oggetti all’interno del proprio sistema solare, come scudi che attenuino gli effetti pericolosi delle stelle che esplodono o dei lampi di raggi gamma. Dopo tutto, nessuno vuole essere spazzato via da una supernova, e una sofisticata società spaziale potrebbe avere sviluppato sufficienti abilità tecnologiche per riuscire effettivamente a proteggersi. Sulla Terra, telescopi come Kepler potrebbero individuare questi schermi mentre transitano dalle stelle, ovvero mentre creano un effetto di temporaneo oscuramento, passando con la loro navicella. Potenti telescopi infrarossi potrebbero rilevare questi scudi anche attraverso il calore che essi stessi emettono.
Cirkovic, in una e-mail, ha scritto “Dobbiamo sicuramente cercare questi, così come tutte le forme possibili di astro-engineering nel quadro SETI,” riferendosi all’acronimo dell’Istituto per la ricerca di intelligenza extraterrestre. “Il SETI così come è concepito ha scarse probabilità di successo, perché si basa su emissioni radio intenzionali”.
Cirkovic e Vukotic suggeriscono che gli schermi protettivi non sono così complicati come sembrano, e potrebbero anche essere progettati e costruiti dagli stessi esseri umani, tra poco più di un secolo. Gli esseri umani del futuro, scrivono Cirkovic e Vukotic, potrebbero sparare fasci di elettroni in una parte del sistema solare con un sacco di oggetti ghiacciati, come la fascia di Kuiper, creando campi elettromagnetici che potrebbero spingere insieme un numero sufficiente di oggetti per formare un disco delle dimensioni della Terra attorno al pianeta. Il disco, dicono, potrebbe bloccare il peggiore degli scoppi cosmici e salvare il pianeta. Se vi sembra pura fantascienza, considerate che la NASA vuole lanciare una missione robotica per catturare un vicino asteroide e deviarne la sua orbita nel 2020.
Gli autori del rapporto sostengono che in futuro gli esseri umani potrebbero anche prevedere alcune delle catastrofi cosmiche da cui proteggersi. Le previsioni meteo, lungi dall’essere perfette, riescono già a prevedere la forza e la traiettoria di alcuni uragani complessi e di altre tempeste. Tra qualche anno, i rivelatori di onde gravitazionali più avanzati potranno osservare le collisioni di neutroni fra le stelle, quelli che producono i pericolosi lampi dei raggi gamma.
Per il momento, sono ancora alla ricerca di altri indizi. Lo scorso ottobre 2016, gli scienziati di Kepler hanno annunciato di aver trovato un modello di luce insolita provenire da una stella all’interno della costellazione del Cigno, suggerendo che qualcosa stava girando attorno alla stella. Il cluster di materia potrebbe essere un gruppo di comete, o qualcosa di completamente diverso, come una megastruttura costruita da una civiltà avanzata, per ragioni che gli astronomi non possono comprendere, ma solo supporre. Dopo tutto, la ricerca di vita extraterrestre è la ricerca dell’ignoto.
Linkografia
http://www.ianww.com/meteor-showers/#Quadrantids
http://www.theatlantic.com/video/index/506846/were-probably-imagining-aliens-wrong/