Open source e software libero: undicesima parte.
In questo articolo parleremo di contenuti multimediali per computer, dei principali lettori musicali e video e dei software disponibili per Linux per la loro gestione e manipolazione.
Estrazione e compressione di brani da un cd musicale
E’ una tipica operazione che si fa per trasformare i brani di un cd musicale in file compressi, tipicamente .mp3, ma ci permettiamo di suggerire di usare il formato libero .ogg.
Per tale procedura si usa un neologismo: rippaggio dall’Inglese ripping, e, di conseguenza, i software usati prendono il nome di rippatori musicali, ovvero music ripper o cd ripper, dove il termine ripper significa squartatore, si, proprio come il famigerato Jack the Ripper ovvero Jack lo Squartatore.
Il funzionamento dei ripper è molto semplice.
In figura 1 è riportata una schermata di Asunder CD ripper, aperto sulla voce codifica delle preferenze.
Come si vede è possibile scegliere vai formati di compressione, anche lossless, nonché intervenire sul bitrate o sulla qualità, il che è lo stesso.
E’ anche possibile rippare in contemporanea in più formati.
Sound Juicer funziona in modo analogo, ma può comprimere anche in .mp4.
Estrazione e compressione di video da dvd
Questi sono software analoghi ai precedenti, che però operano su dvd, contenenti tipicamente film, un esempio è AcidRip
Un altro esempio è dvd::rip che in figura 2 vediamo aperto sulle preferenze globali, opzioni varie.
Si notino, fra l’altro:
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Codifica video prestabilita: xvidche è il formato libero del divx (di cui è nominalmente il contrario).
Aprendosi su questa voce si vedono le molte possibilità di codificazione:– SVCD
– XSVCD
– XVCD
– CVD
– divx 4
– divx 5
– xvid
– xvidcvs
– xvid 2
– xvid 3
– xvid 4
– ffmpeg
– fame
– af6Se il lettore in cui si intenderà guardare il video non prevede una delle codifiche suddette non sarà possibile vedere il filmato rippato
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Formato prestabilito del contenitore: avi, che è appunto un contenitore e non una codifica, le altre possibilità sono:
– ogg
– fmpeg -
Default & zoom preset, voce che ha ben 20 possibilità di scelta!
Thoggen invece è un software minimale, il cui sviluppo langue, per rippare in formato ogg-theora.
Due note importanti
Un aspetto molto importante da precisare è quello riguardante la legalità di queste operazioni di rippaggio.
Insomma è permesso rippare un disco protetto da diritti d’autore o no?
Se si possiede l’originale e del rippato se ne fa un uso personale, ovvero non si vende, presta o regala, non ci dovrebbero essere problemi.
Ma sfido chiunque ad avere gli originali di tutta la musica o film che ha!
Dal punto di vista legale ci sarebbe anche da discutere sul rippato in se. E’ o non è una copia?
No di sicuro! Comprimendo in .mp3 o, meglio, in .ogg, si perdono molte informazioni e la qualità decade, lo stesso dicasi, ad esempio, con i xvid, anche se non è detto che un orecchio (o un occhio) normale percepisca la differenza, specie con certi riproduttori musicali o con impianti non di qualità.
In effetti il rippato è una specie di riassunto, ma tant’é che il legislatore lo ha equiparato ad una copia perché comunque la fruibilità è buona e, magari, c’è stata anche una fortissima spinta di qualche lobby.
Ragionando con buon senso, penso che in effetti il rippato sia paragonabile ad una copia e che, se mai, sarebbero da cambiare le leggi sui diritti d’autore, non solo in Italia.
Per questi software, come in generale per qualsiasi altro software, viene spontaneo chiedersi: quale è il migliore?
Non è il caso di perder tempo in queste analisi, per altro molto presenti sul web e sulle riviste. Ciascuno, infatti, sceglierà secondo le proprie esigenze e i propri gusti, dal momento che sono tutti software gratis e presenti nei repository delle principali distribuzioni.
Modificare i tag
Il tag (letteralmente etichetta) sono dei metadati contenuti nel file che aggiungono informazioni, talvolta importanti, al file stesso.
Tipicamente, nel caso di un brano musicale, sono: autore, esecutore, album, data, genere, etc..
I tag sono in qualche modo standardizzati, tipo ID3 e vengono inseriti nel file originale, da cui sono ripresi dal software di rippaggio, tant’è che sono comunque visibili dal player nel file compresso.
Esistono appositi software per modificare o creare i tag di un file.
Sono programmi di facile uso. Per Linux, segnalo tra gli altri:
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Kid3 ben integrato in KDE
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Easytag, taggatore di Gnome, visibile in figura 3 su un album rippato in .flac
Masterizzatori
Questi software servono a scrivere su cd o dvd. Il prototipo per ambiente Windows è Nero Burning Rom. Per Linux ne esistono diversi:
- Brasero gestito da Gnome, di cui è il masterizzatore di default.
In figura 4 lo vediamo aperto sulla schermata iniziale.
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Xburn masterizzatore del progetto XFCE
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K3b, masterizzatore di KDE, è simile a Nero. In figura 5 ne riportiamo una schermata.
Convertitori audio e video
Volendo convertire files musicali in formati diversi è disponibile, fra gli altri, Sound Converter , di facile uso, che in figura 6 vediamo aperto sul menù Preferenze.
In modo analogo funzionano anche i convertitori di files audiovideo come Winff.
Un organizzatore di raccolte musicali
Quando i cd o album che si possiedono diventano migliaia, diventa difficile inventariarli in qualche modo, certo si potrebbe usare un normale database, ma fortunatamente sono stati sviluppati software ad hoc, tra questi:
Data Crow vediamo in azione nella figura 7.
Data Crow (letteralmente corvo dei dati) può gestire qualsiasi tipo di collezione, libri, francobolli etc..
Può ricercare informazioni (copertine, testi etc.) direttamente sul web, da una lista di siti prestabiliti. Questa lista, implementabile a piacere, gestisce anche i prestiti (quante volte non trovando più un cd ci si ricorda di averlo prestato, ma non si sa più a chi..) .
Un visore di filmati Youtube
Minitube è un software, sviluppato da Flavio Tordini, che permette di vedere filmati flash di Youtube in modalità semplice, simile a quella televisiva.
Inoltre, per la soddisfazione dei puristi, è rilasciato sotto GPLe non usa Flash.
Qui c’è una piccola recensione, mentre lo vediamo all’opera in figura 8.
Naturalmente con un click funziona a schermo intero ed è comunque inserito nei repo, almeno in quelli di Ubuntu.
Non dovrebbe esservi sfuggita la scelta di Tordini nella home page, come lui stesso spiega nella sua intervista:
“mentre Minitube è gratis per gli utenti Linux, è invece a pagamento per quelli Windows e Mac. Per altro, chi in qualche modo sceglie un sistema a pagamento e proprietario, non dovrebbe stupirsi di dover pagare un software!”
Nella realtà sappiamo che la maggior parte delle macchine viene venduta con il sistema operativo già installato, sia esso Windows o OsX. L’utente medio, che a questo punto in qualche modo è obbligato, non si pone nemmeno il problema di quale sistema operativo gli è stato installato, ma semplicemente paga la macchina e se la porta a casa. Anche perché sa di poter usufruire di software copiati e gratuiti e poco gli importa se commette un atto illegale (che comunque non sente come tale). E poi, in tutta franchezza, così fan tutti..
di Tullio Bertinelli ☼