Cosa fareste se vi dicessi che in un futuro, non troppo lontano, si potrà fare il giro del mondo in un solo giorno? Tutto questo grazie a Hyperloop, un treno super veloce che dovrebbe essere in grado di raggiungere i 1.102 km/h.
Questo grandioso progetto è stato presentato ad Agosto nella sua versione alpha da Elon Musk, imprenditore americano noto per aver creato la SpaceX (Space Exploration Technologies Corporation), la Tesla Motors e co-fondatore della PayPal. La sua realizzazione significherebbe la scoperta di un ‘quinto’ modo di viaggiare, dopo il trasporto via nave, l’aereo, le automobili e i treni.
Murk vuole rivoluzionare il mondo dei trasporti, senza tuttavia tralasciare l’aspetto economico e quello tecnologico. L’idea gli è stata suggerita dal treno ad alta velocità previsto tra Los Angeles e San Francisco, costato ben 70 miliardi di dollari per due ore e quaranta minuti di viaggio! Occorreva trovare un sostituto che costasse meno e fosse ancora più efficace.
Il progetto
Il progetto prevede la realizzazione di capsule, o ‘proiettili’, che viaggerebbero su un cuscinetto d’aria (di circa 0.5-1.3 mm di altezza) in tubi di acciaio sorretti da piloni alti circa sei metri e disposti a 30 metri l’uno dall’altro.
All’interno dei tubi verrebbe mantenuto un vuoto parziale per limitare i costi e per non rischiare di compromettere la struttura a causa di inevitabili crepe, anche molto ridotte.
Nella parte anteriore delle capsule, invece, verrà installato un compressore e una ventola elettrica in grado di incamerare l’aria (necessaria per la levitazione e la propulsione), comprimerla e trasferirla in modo attivo alla sezione di coda; in questo modo si risolve il problema della pressione a monte del veicolo, dato dal fatto che nei tubi non viene fatto il vuoto.
Per la spinta delle capsule si è pensato di utilizzare degli acceleratori lineari disposti lungo tutto il tubo in grado di accelerare e decelerare le capsule a seconda delle esigenze del percorso. Secondo il progetto alpha i ‘proiettili’ hanno un diametro di circa 2.23 metri e sono in grado di viaggiare a una velocità massima di 1.220 km/h, limite oltre il quale verrebbe compromessa l’efficienza aerodinamica.
Nonostante si raggiungano velocità così elevate, i passeggeri saranno sottoposti a un’accelerazione inerziale massima di 0.5 g, assai inferiore al valore di quella che si prova al decollo o all’atterraggio di un aereo di linea.
Hyperloop è concepito come un sistema chiuso in grado di ‘sparare’ 70 capsule ogni due minuti, e ogni 30 secondi nelle ore di punta. Ogni capsula potrà trasportare 28 passeggeri ed eventualmente tre macchine, se si riesce a sviluppare il prototipo di Hyperloop più complesso e costoso; a regime questo super treno potrebbe arrivare a trasportare 840 passeggeri l’ora.
Tuttavia la portata massima ipotizzata è di 7.4 milioni di passeggeri l’anno. Ovviamente l’imbarco, il pagamento del biglietto e le altre formalità sono pensate per essere gestite automaticamente in via elettronica.
Il percorso sarebbe lo stesso dell’Interstate 5, da Los Angeles alla baia di San Francisco, circa 550 km, in massimo 35 minuti.
Ma aspettate di leggere il prezzo di un biglietto di sola andata, esclusi i costi operativi: 20 dollari!
Avete letto bene, una tratta così lunga costerebbe quanto un biglietto Milano-Torino.
Non c’è da stupirsi visto che questo futuristico progetto ha come intento principale quello di dimostrare che è possibile costruire dei mezzi di trasporti veloci ed efficienti senza far spendere ai contribuenti un capitale sia per la realizzazione sia per l’usufrutto.
Musk sostiene che l’Hyperloop costerebbe al massimo 7.5 miliardi di dollari (7 miliardi se si esclude il trasporto di macchine). Infatti, la spesa più importante, circa il 70% del budget, sarebbe esclusivamente per i tubi, mentre il costo delle capsule non dovrebbe superare i 245 mila dollari per la versione passeggeri (275 per quelle in grado di trasportare anche auto). Tuttavia lo stesso Musk aspetta la realizzazione del prototipo per stabilire una cifra esatta.
Probabilmente alcuni di voi a questo punto si domanderanno: va bene i costi contenuti per realizzare la struttura, ma non dovremmo tener conto anche dell’aspetto energetico? Stiamo parlando di capsule che devono percorrere tantissimi chilometri in tempi molti ridotti, le spese per l’alimentazione degli acceleratori lineari, del compressore e della ventola, tutti componenti indispensabili per la spinta, non dovrebbero aumentare il budget di parecchi miliardi?
Anche in questo caso Musk ha trovato una soluzione impeccabile: installare pannelli solari lungo tutto il percorso in grado di produrre 57 megawatt, una quantità di energia di molto superiore a quella richiesta dall’Hyperloop.
Insomma non gli basta realizzare il treno per trasporto passeggeri più veloce al mondo, deve anche farlo autosostenibile!
Permettetemi almeno di togliergli un pregio. Prima di Elon Musk altri luminari hanno concepito l’idea di un tunnel nel quale far viaggare capsule in grado di trasportare passeggeri, si tratta dello scienziato Robert Goddard, o ancora la Rand Corporation e il progetto di “viaggio spaziale sulla Terra” di ET3.
Musk, che a questo punto sarebbe più opportuno chiamare ‘il prototipo di Tony Stark (Iron Man)’, è stato però l’unico a vederne un’effettiva applicabilità e a volerne realizzare un prototipo, è infatti l’unico ad aver presentato un progetto accurato che copre sia l’aspetto strutturale sia qualsiasi altra questione riguardo il design, i possibili impieghi, i costi e le possibili problematiche. Inoltre, a dimostrazione della sua straordinaria intelligenza, non si è riservato l’esclusività del progetto, ha invece deciso di pubblicare il pfd completo del progetto Hyperloop sul sito della Tesla Motors appellandosi a tutti i lettori affinchè condividano le loro idee volte a un miglioramento ulteriore del prototipo; una sorta di progetto opensource.
Per ora questo fantastico treno iper veloce rimane un sogno, chi lo sa se un giorno non sarà in grado di rivoluzionarci la vita.
Il problema della distanza non sarebbe più così insormontabile; si potrà tranquillamente lavorare in America o in Russia ed essere di ritorno in Europa per l’ora di cena. Arrivati a certi livelli, sarà addirittura difficile stabilire la nazionalità di un individuo. Se passi metà della tua vita in un continente e l’altra metà nell’altro sarà davvero così importante stabilire a quale dei due appartieni?
di Sara Pavesi
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