Pochi giorni fa, e precisamente il 7 Marzo di questo mese, è uscito un nuovo film fantasy firmato Disney: “Il grande e potente Oz”, la cui regia è stata affidata a Sam Raimi, conosciuto per aver diretto famosi film horror e la trilogia di Spiderman.
Il film inizia con un effetto speciale molto particolare. La parte della storia, ambientata nella cittadina dove Oscar Diggs (il futuro Oz) vive lavorando come prestigiatore, è infatti stata girata in formato tradizionale 4:3, prediligendo il bianco e nero piuttosto che il colore, in modo da creare una netta distinzione tra il prima e il dopo, anche per enfatizzare la crescita del personaggio stesso.
All’inizio del film, infatti, Oscar Diggs non è altro che un donnaiolo egoista e seduttore, abituato a illudere sia i suoi spettatori con trucchi di magia banali sia le sue donne, alle quali regala una copia di un carillon che spaccia per essere l’unico oggetto rimastogli della madre defunta.
Un giorno, dopo essere stato criticato dal pubblico per non esser riuscito a guarire una bambina disabile, l’uomo forzuto del circo trova un carillon nell’alloggio sua fidanzata. Oscar, capisce di trovarsi nei guai e decide di fuggire rifugiandosi sulla mongolfiera del circo, dalla quale, dopo una tempesta, verrà catapultato nel regno di Oz.
Giunto nel mondo fantastico di OZ incontra la strega Theodora e con lei ha inizio la grande avventura. Percorrendo il sentiero di mattoni gialli, che conduce al castello di Smeraldo, (e che rappresenta anche simbolicamente il percorso verso la sua crescita spirituale), si ritroverà a dover sconfiggere la malvagia strega Esmeralda, fino a diventare il Sovrano di Oz. Incontrerà anche personaggi del tutto bizzarri che diverranno i suoi migliori amici, tra cui, una scimmia volante, una bambina di porcellana e due streghe buone, una delle quali è Theodora.
Per quanto in questo film la tecnica in computer graphic sia ampiamente utilizzata, essa non è usata in maniera eccessiva e non stona con gli attori in carne e ossa presenti nel film. La bambola di porcellana sembra vera e la presenza di alcuni effetti che sembrano “uscire dallo schermo” fanno sussultare lo spettatore sulla sedia.
Un altro punto a favore del film sono i numerosi richiami al cinema. Troviamo infatti, oltre alla già citata tecnica in bianco e nero, con schermo a 4:3, anche il discorso fatto da Oscar sul prassinoscopio (antico strumento rotondo con i singoli fotogrammi, che una volta in moto, rende le immagini in sequenza un movimento continuo).
Sfortunatamente la trama dal punto di vista della sceneggiatura e della libera interpretazione del racconto originale di Baum ha poca fantasia. Il film infatti, della durata di 2 ore e 10 minuti, dopo un po’ potrebbe risultare noioso. Molto divertenti invece i dialoghi tra il protagonista e la scimmietta volante.
La scelta dell’attore che inizialmente doveva impersonare Oz era ricaduta su Robert Downey Jr., già attore in The Avengers, ma non essendovi una sua disponibilità, il regista riferì ai giornalisti: <<Quando sono arrivato al progetto la Disney aveva già scelto Robert Downey Jr. Ci siamo incontrati, ma sembrava troppo pieno di cose da fare, stava per uscire Avengers, era tutto troppo complicato. Poi ci siamo visti con Johnny Depp, ma non credo che la parte fosse adatta per lui, non so spiegare il perché. Qualcuno mi ha fatto il nome di James Franco e ho iniziato a pensarci. Quando l’ho conosciuto, tanti anni fa, era un po’ come il mago: donnaiolo, seduttore, egoista. Un attore fantastico, ma preso un po’ dal suo ruolo di nuovo James Dean. Poi l’ho visto cambiare negli anni e all’ultimo Spider-Man era un’altra persona. Generoso, capace di condividere il set, di creare qualcosa insieme agli altri. Così abbiamo parlato di tutto questo, con franchezza. E questo è il motivo per cui l’ho scelto>>.
Il film solo nella prima settimana è salito in testa alla classifica delle vendite, raggiungendo i 1,55 milioni di incassi in soli tre giorni.
Tra le cose più curiose del film c’è il fatto che la storia delle origini di Oz è completamente inedita. Nessuno infatti, nemmeno lo scrittore stesso, aveva mai approfondito questo tema, e anche alcuni personaggi, tra cui la fanciulla di porcellana, sono elementi nuovi che si vanno a integrare a quelli già esistenti, e , per quanto riguarda gli oltre 3000 oggetti di scena utilizzati, ben 1400 sono stati creati appositamente per il film. Su un lato delle monete del tesoro è impresso il volto dell’autore del romanzo, mentre sull’altra l’immagine della strada di mattoni gialli.
Un’altra curiosità è il fatto che l’attore che interpreta Oscar Diggs, ha realmente dovuto imparare dei trucchi di magia, per riuscire a rappresentare accuratamente il suo personaggio.
Infine per interpretare i personaggi dei Minutoli e degli Strizzoli, abitanti del regno di Oz, sono stati ingaggiate persone di altezze inferiori a un metro e altre superiori a due metri di altezza.
Concludendo, si tratta di un film molto all’avanguardia, dove grazie alle tecniche della computer graphica, oggi è possibile realizzare paesaggi e ambientazioni stupefacenti, che si confondono con quelli reali. Se quindi apprezzate il genere fantasy, questo è un lungometraggio che non potete lasciarvi sfuggire.
di Francesca Pich
Fonti:
http://www.repubblica.it/spettacoli-e-cultura/2013/03/08/news/sam_raimi_oz-53926961/
http://it.wikipedia.org/wiki/Il_grande_e_potente_Oz
http://www.mymovies.it/film/2013/ozthegreatandpowerful/
http://www.comingsoon.it/News_Articoli/News/Page/?Key=21182
http://cultura.panorama.it/cinema/al-cinema/grande-potente-oz-sam-raimi
marzo 11th, 2013 at 22:31
visto pochi giorni fa… bella la computer grafica e gli effetti fotorealistici dei paesaggi con a volte quasi un 4d, specialmente nella parte iniziale della storia, dove OZ a bordo di una mongolfiera viene travolto da una tromba d’aria. Bellissimo il personaggio della bimba di porcellana, la scimmietta e gli stagnini (gli ingegneri inventori del paese di OZ). Storia lontanissima dal racconto originale, ma sviluppo nel complesso originale e gradevole…