Categoria | Politica-Economia

In vendita in Italia la Marijuana legale

Pubblicato il 24 maggio 2017 da redazione

canapa

 

A basso contenuto di Thc, torna in Italia una variante nota e tra le più coltivate nello stivale fino agli anni ‘30

Cosa c’è dietro l’operazione commerciale di EasyJoint? Si tratta forse di un modo creativo di aggirare la legge? In realtà no, dietro l’idea del fondatore dell’azienda Luca Marotta sembra esserci una visione complessiva che va ben oltre la semplice commercializzazione della Marijuana in Italia e affonda le sue radici in una antica tradizione agricola italiana.

Procediamo con ordine, EasyJoint ha appena presentato alla fiera internazionale di Casalecchio di Reno, il proprio prodotto, una variante di canapa sativa molto conosciuta nell’ambiente agricolo, che fino agli anni ‘30  costitutiva il 20% di tutta la produzione italiana.

Si tratta dell’Eletta Campana che contiene livelli di sostanze psicotrope inferiori ai limiti di legge Italiani e Svizzeri, rispettivamente lo 0,6% e l’1%. Le percentuali in questione fanno riferimento alla quantità di THC presente all’interno dell’infiorescenza della pianta messa in commercio. Il THC o tetraidrocannabinolo è un principio attivo e rappresenta la componente psicoattiva contenuta nella Cannabis.

Per 10 ore il prodotto è stato messo in vendita online sulla piattaforma di EasyJoint ed è andato letteralmente a ruba, tanto da imporre l’interruzione delle vendite per far fronte alla grandissima domanda ricevuta. L’azienda non ha dato ai suoi consumatori indicazioni sulle modalità di consumo del prodotto e né tantomeno lo ha definito un prodotto da fumo. A tal riguardo infatti non è stato messo in circolazione nelle rivendite di tabacchi. Scelte precise e non solo di marketing che lasciano trasparire una visione ben precisa di chi sta commercializzando il prodotto. Si tratta di una scelta politica e culturale con profondi risvolti commerciali e le parole di Luca Marola nell’intervista rilasciata al The Post Internazionale non lasciano spazio all’interpretazione: “Volevo che ci fosse un’esperienza plastica di ciò che potrebbe accadere se la cannabis venisse legalizzata. Mancava un episodio che replicasse in piccolo una vaga idea di quello che potrebbe succedere se questo business venisse tolto dalle mani delle mafie. Se le richieste dovessero restare consistenti nel tempo avremo una massa critica che potrà darci la misura dell’entità del fenomeno e farci riflettere sul fallimento del proibizionismo”.

La variante di canapa in questione contiene un alto tasso di CBD che ha diversi effetti benefici per l’organismo, è infatti un potente antiossidante e antinfiammatorio con effetti sedativi e antipsicotici attivi.

Verrebbe da chiedersi dove sta la fregatura, effettivamente non c’è. Si tratta di un prodotto al 100% legale che ha detta dello stesso Marola farà fare un grande salto in avanti nel dibattito relativo alla regolamentazione e legalizzazione della Cannabis in Italia, oggetto peraltro di un disegno di legge largamente condiviso in parlamento da elementi di diversi colori e credi politici.

 

cannabidiolo

 

La canapa in Italia e il dibattito sulla legalizzazione

Come detto in precedenza la Canapa per tantissimi anni ha rappresentato per l’economia agricola del mezzogiorno un’importantissima risorsa. Fino agli albori della prima guerra mondiale il bel paese produceva più canapa di quanta non se ne produca oggi complessivamente in tutto il mondo. Circa 90.000 ettari di colture erano infatti dedicate a questa prodigiosa e polivalente pianta dalla quale si possono ricavare, tessuti, combustibile, prodotti per la cosmesi e alimenti.

Nel 2015 l’Italia ha rimesso in discussione la produzione della canapa dopo più di sessant’anni, rimettendo forse in moto un antico volano di ricchezza e sviluppo che si era interrotto anche a causa dell’importazione di fibre sintetiche dagli Stati Uniti come il Nylon.

La crisi mondiale unita all’aumento del costo di diverse risorse hanno imposto l’attuale inversione di tendenza che ha riacceso i riflettori su questa coltura che si era persa negli anni.

Questa recente tendenza ha ridato anche linfa vitale al dibattito sulla legalizzazione della Cannabis, battaglia storica del partito Radicale Italiano. Una proposta di legge che porta il nome di Benedetto Della Vedova è stata depositata e contestualmente sottoscritta da un intergruppo parlamentare costituito da 220 tra senatori e onorevoli. L’obbiettivo è quello di promuovere un consumo consapevole e controllato della Marijuana, tassato e sottratto al monopolio delle organizzazioni criminali. A detta della direzione nazionale antimafia “La cannabis è molto diffusa, ma non molto di più delle droghe sintetiche, ma, comunque, un’azione repressiva ad ampio spettro come quella attuale non è sostenibile o se è sostenibile lo è a detrimento della repressione di reati analoghi che lo stesso legislatore ritiene più gravi. Dunque, per un verso, è necessario allocare diversamente le risorse umane e di polizia sugli altri fronti del narcotraffico e, per altro verso, è necessaria, per rendere il sistema non intrinsecamente contraddittorio. Una rimodulazione delle fattispecie incriminatrici che consenta di procedere, nel settore della cannabis, per un numero di casi corrispondente – e non sovra-dimensionato – rispetto alla gravità del fenomeno”.

Valutazioni, scientifiche, politiche, economiche e di ordine pubblico sembrano andare tutte nella stessa direzione. Le ragioni di tipo repressivo che sono pure forti all’interno del dibattito devono far fronte all’impossibilità di arginare un fenomeno largamente diffuso. La legge è ancora oggetto di discussione e per diverso tempo farà ancora parlare di se. La speranza è che si possa trovare un compromesso che tenga in considerazione tutti gli aspetti di questa vicenda, non ultimi quelli legati all’economia e alla produzione agricola di una pianta che indipendentemente dal tipo di varietà ha proprietà e usi importanti che potrebbero rappresentare un vero e proprio rilancio dell’agricoltura nelle aree del mezzogiorno.

Marco Salfi

 

Effetti a lungo termine dell’uso di marijuana sul cervello

 

 

Negli USA si sta legalizzando la marijuana a scopo medico

 

Linkografia
http://www.easyjoint.it/

https://it.wikipedia.org/wiki/Delta-9-tetraidrocannabinolo

https://it.wikipedia.org/wiki/Cannabidiolo

 

Intergruppo Parlamentare Cannabis Legale

http://www.cannabislegale.org/

http://www.cannabislegale.org/wp-content/uploads/2015/08/proposta-di-legge-legalizzazione-cannabis-intergruppo.pdf

 

Relazione Direzione Nazionale Antimafia 2015

http://www.publicpolicy.it/wp-content/uploads/2016/03/Relazione-Franco-Roberti-Dna.pdf

http://www.linkiesta.it/it/article/2015/11/20/eravamo-i-primi-produttori-mondiali-dopo-mezzo-secolo-litalia-torna-a-/28282/

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